Condivido la scelta di Walter Veltroni di dimettersi dal comitato per il museo della Shoah e attendo dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parole di espilicita condanna del fascismo, delle leggi razziali e delle aberranti conseguenze pagate così a caro prezzo dagli italiani di religione ebraica.
Le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sono l’espressione più alta del nostro comune sentire: L’Italia rinacque nello sforzo di ricostruzione del paese devastato e avvilito, e di edificazione di una nuova democrazia, quale fu disegnata nella Costituzione repubblicana. Si ritrovano oggi, e sempre più possono ritrovarsi, tutte le componenti ideali, sociali e politiche della società italiana nel sentire come propria la Costituzione di cui quest’anno abbiamo celebrato il 60° : nel rispettarla, nel trarne ispirazione, nell’animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale”.
Mi unisco all’auspicio di quanti chiedono ad Alemanno di chiarire le sue affermazioni non dimenticando il ruolo ististuzionale al quale è chiamato come sindaco della città di Roma.