Seduta n. 165 di giovedì 23 aprile 2009
Sull’ordine dei lavori (14,08)
SANDRA ZAMPA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SANDRA ZAMPA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prendo la parola a nome dell’Intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Armenia che si è costituito nelle scorse settimane, riprendendo peraltro un’iniziativa già avviata nella scorsa legislatura. Prendo la parola per ricordare che novantaquattro anni fa, nella notte del 24 aprile 1915, con l’arresto a Istanbul di duecento leader della comunità armena iniziò la persecuzione verso quel popolo, che poi si trasformò in genocidio degli armeni.
Tra il 1915 e il 1917 una gran parte dei 2 milioni di armeni che vivevano nell’attuale Turchia fu deportata in massa in un’opera di trasferimento della popolazione decisa dal movimento dei Giovani turchi che allora era al potere. Il numero delle vittime uccise dalla fame, dalla violenza, dagli stupri e dalle torture fu enorme. Il genocidio sarà ricordato domani in molti luoghi dalle comunità armene d’Italia. Sarà ricordato a Napoli, a Padova, a Venezia, a Firenze, a Milano. E anche qui a Roma, nella chiesa armena di san Nicola di Tolentino, dove sarà celebrata una messa solenne in rito armeno.
Numerose sono anche le iniziative commemorative di carattere storico e scientifico, che, ovviamente, aspirano a ridurre sempre più l’area di non conoscenza di quei fatti o addirittura di silenzio, laddove sono conosciuti, su quella grande tragedia della storia contemporanea. Su quei fatti, voglio ricordarlo con orgoglio, si è pronunciato senza incertezze il Parlamento italiano nel 2000, riconoscendo il genocidio degli armeni. Noi oggi, da quest’Aula, vogliamo dire agli armeni che nella giornata della memoria anche noi ricordiamo
(Applausi).
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Zampa. La Presidenza non può che associarsi alle sue parole, espresse anche a nome dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo armeno.