«Con il nuovo corso instaurato alla RAI con l’arrivo al governo di Berlusconi il prodotto d’eccellenza costituito dall’informazione del principale tg della televisione italiana sta perdendo il suo valore. Quello che vediamo ogni sera ormai è una sorta di gran cassa delle dichiarazioni del premier e della maggioranza con intermittenti interventi del direttore stesso pronto a difendere strenuamente le posizioni di Berlusconi ma anche a falsare le notizie. A questo punto viene da chiedersi se l’azienda, patrimonio dei cittadini, stia correndo ai ripari per arginare questo danno sostanziale e d’immagine».E’ questo la domanda principale contenuta nell’interrogazione scritta inviata dalla deputata del Partito Democratico Sandra Zampa al Presidente e al Direttore generale della Rai.
L’interrogazione fa riferimento in particolare alle polemiche seguite alle edizioni del tg1 del 26 febbraio che raccontavano la decisione della Cassazioni sul caso Mills. All’avvocato inglese infatti, la suprema corte aveva riconosciuto la prescrizione, decisione che il Tg1 di Minzolini nei titoli dell’edizione delle 13.30 del 26 febbraio aveva derubricato ad assoluzione, dando quindi al fatto un’interpretazione chiaramente diversa.
«Il danno che un’informazione tanto scadente sta causando alla Rai – spiega Sandra Zampa – è rilevante. Nessuno può sindacare ad un’azienda privata se
prende la folle decisione di vendere prodotti avariati, ma se quell’azienda è un bene pubblico, finanziato direttamente dai cittadini non si può rimanere con le mani in mano.
La Rai tra l’altro rischia dal punto di vista economico visto che tanta gente sceglie ormai altre fonti d’informazione facendo diminuire gli ascolti. I cittadini pretendono l’onestà e hanno a cuore il pluralismo e la libertà d’informazione. E’ giunto il tempo di pretenderlo, visto che tutti gli italiani hanno diritto ad un servizio pubblico degno di
questo nome».