«Non ho partecipato al voto per la sospensione dei lavori parlamentari. Un voto contrario alle indicazioni del capogruppo Roberto Speranza e dell’ufficio di Presidenza avrebbe di fatto messo in discussione il mio rapporto con il gruppo di cui ho l’onore di far parte”.
“Ho ritenuto tuttavia che i presupposti per accettare la richiesta del Pdl non fossero accoglibili».
Roma, 10 luglio 2013
Cara Compagna Zampa,
L’ipocrita e complice tolleranza del PD nei confronti di una iniziativa semplicemente eversiva del gruppo parlamentare del PDL, suo alleato di governo, è inaccettabile e criminogena.
In tal modo si incoraggia l’illegalità, si rafforza Berlusconi e si perde consenso.
Politicamente è un suicidio.
Il punto non è rompere il PD, ma impedire al PD di scomparire.
Come si può incoraggiare un comportamento che fà della semplice applicazione della legge da parte della Suprema Corte un sopruso, addirittura una violazione del principio di separazione tra i poteri?
Occorre intervenire subito: convocare un’assemblea del partito e fare in modo di arrestare questa deriva del ‘tutto è possibile purché si salvi il governo’.
Altrimenti il PD perirà, rapidamente e inesorabilmente.
E, insieme ad esso, la democrazia e il nostro paese.
Non è più tempo di testimonianze.
Occorre agire immediatamente per invertire la rotta.
Saluti Progressisti!
Antonio, militante PD, sezione giustizia, Roma