Oggi ho incontrato il vicepresidente nazionale dell’Associazione dei Vigili del Fuoco volontari, Carlo Alberto Cocchi.
Carlo Alberto è entrato nei VVF come ausiliario durante il suo servizio militare, ed ora è capodistaccamento dei VVF di San Giovanni in Persiceto, a pochi chilometri da Bologna. E’ uno dei tanti “eroi normali” che accorre quando gli altri devono fuggire, che interviene quando c’è bisogno, che salva vite umane.
Sono addestratissimi e con una professionalità costruita in numerosi interventi.
Sono volontari, quando c’è un’emergenza vengono messi in aspettativa (non retribuita) sul loro luogo di lavoro.
I VVF volontari mi chiedono di lavorare, se sarò eletta, perchè il loro impegno al servizio della collettività, ora legato ad una normativa frammentaria, venga meglio definito.
Mi dicono che la misura più urgente è la loro tutela previdenziale. Ora, in caso di infortunio in servizio, hanno diritto ad un risarcimento assicurativo ma, in caso di morte o di invalidità permanente, hanno tutele assistenziali gravemente insufficienti.
Credo che un paese civile debba risolvere questi problemi e che debba farsi carico della salute dei volontari quando, nonostante il loro addestramento e la loro esperienza, succede un incidente.
Quello di cui hanno bisogno non un intervento oneroso per il nostro Paese: costerebbe allo Stato solo un milone di Euro all’anno.
Occore, inoltre, che, anche lo Stato faccia la propria parte per promuovere il loro volontariato, formare i nuovi pompieri, tutelarli sul luogo di lavoro, e aiutarli se, nonostante tutta la loro esperienza, dovesse succedere qualcosa.
E’ evidente il vantaggio che tutta la collettività riceverebbe da una maggiore attenzione delle Istituzioni pubbliche verso questa forma di volontariato.
Basti solo pensare alla maggiore efficacia di intervento di tanti piccoli distaccamenti sparsi sul territorio, ed ai minori costi di gestione. Due sole cifre: un distaccamento dei VVF volontari in media è chiamato ad intervenire 500 volte all’anno e costa circa 50 mila Euro all’anno.
Ho promesso a Carlo Alberto che nella mia attività parlamentare chiederò a tutti i gruppi di sostenermi nella presentazione di una Proposta di Legge che affronti e risolva la questione del trattamento assistenziale dei Vigili del Fuoco volontari.
Ma mi impegnerò anche perchè tutti i cittadini siano resi più coscienti della loro presenza e della loro competenza. Occorre sensibilizzare i giovani perchè collaborino nella prevenzione, perchè si facciano avanti e si offrano volontari, perchè lo Stato valorizzi questa scelta e li sostenga nel percorso di formazione ed addestramento che porterà ai pompieri di domani.