Il partito va rifondato è una federazione di potentati
Intervista a Sandra Zampa su Il Messaggero del 24 aprile 2013
ROMA. Sandra Zampa, deputata Pd e già portavoce di Prodi, in Direzione si è astenuta sul testo di adesione al governo chiesto da Napolitano. Perchè?
Avrei preferito un governo di scopo per un tempo delimitato, sapendo prima quali riforme fare. Il rispetto che si deve a Napolitano mi ha impedito di fare più dell’astensione, e cioè votare contro. Peraltro era difficile sapere bene di cosa si discuteva e penso che avremmo dovuto parlare più del Pd. Questa situazione ce la siamo cercata. Mi ritrovo nelle parole della Serracchiani. Il pd deve rifondarsi e non esiste un singolo salvatore della Patria. Basta ipocrisie.
I 101 franchi tiratori contro Prodi ancora bruciano, vero?
Siamo stati sommersi di proteste sia sulla candidatura Marini che su quella Prodi ma erano di segno opposto. Su Marini non erano mail anonime, ma una vera insurrezione che ci diceva “fermatevi”, e che ha portato a restituzioni di tessere e proteste che continuano anche ora. Non bastava un’intervista, come quella di Franceschini, a spiegare la scelta di Marini. I nostri elettori ci chiedono i nomi dei 101 franchi tiratori. il nodo sta tutto in quella scelta e il voto contro Prodi dice che il Pd non è mai nato. C’è gente che veniva da prima e che se ne è impossessata. Il Pd è ridotto ad una federazione di potentati che posseggono filiere di tessere o di voti in Parlamento e che poi fanno finta di fotografare le schede per dire cosa hanno votato, una pratica che si usa solo in certi ambienti…
Come farà sul voto di fiducia?
Voterò sì, ma sui provvedimenti, specie quelli economici, voglio discutere volta per volta. Basta votare a scatola chiusa come con il governo Monti.