«Se Prodi non fosse caduto sarebbe cambiata la storia»
«Se i mali dell’Italia li avessero curati lui e Padoa-Schioppa…». Pochi mesi fa, l’ultimo tradimento…
Intervista a Sandra Zampa su L’Unità del 28 giugno 2013
«Si, l’ho appena sentito, è impegnato con l’Onu e quando gli ho detto che Sergio De Gregorio ha chiesto il patteggiamento, mi ha risposto: “Ti ricordi che non gli ho risposto alla lettera, vero?”».
Sandra Zampa, deputata Pd, ex portavoce di Romano Prodi, racconta la sua telefonata con il professore avvenuta soltanto pochi minuti prima di questa intervista. È questo che il Prof ha tenuto a ricordare: che non ha mai risposto alla lettera di scuse che l’ex senatore gli ha scritto dopo aver ammesso pubblicamente di aver ricevuto soldi, tanti, da Silvio Berlusconi, per dare il via alla cosiddetta «operazione libertà», volgarmente tradotta come «compravendita di senatori» per affossare il governo Prodi, come poi accadde, il 24 gennaio 2008.
Zampa, cosa ricorda di quei giorni drammatici?
«Di quella vicenda non si è mai saputo nulla, c`era una grande fibrillazione e quello sguaiato, volgarissimo modo di interpretare la politica. Mi ricordo le mortadelle, i pinocchi…».
Che effetto fa pensarci oggi, in un Paese dove ci si indigna sempre meno? Qualcuno direbbe che quella era una maggioranza fragilissima, malgrado De Gregorio.
«Il fatto che davanti alle rivelazione di De Gregorio non ci sia stata una reazione è sintomo della gravità del male che è stato fatto a questo Paese. Abbiamo saputo, come ha detto lui stesso in un`intervista, che l`allora ministro Roberto Castelli affittava figuranti da Gennaro Mokbel, 50 euro al giorno, affinché davanti al Senato ci fosse sempre gente a protestare. Feci un`interrogazione parlamentare su questo a cui nessuno ha mai risposto. Sono convinta che se non ci fosse stato un piano studiato a tavolino per far cadere la maggioranza, la storia sarebbe stata un`altra per il Paese. Spesso mi capita di tornare con la mente a quel grande ministro che è stato Padoa-Schioppa, verso il quale ho una grandissima gratitudine e sono convinta che se le malattie dell`Italia le avessero curate lui e Romano Prodi oggi noi non saremmo ridotti nella miserevole e tragica situazione economica nella quale siamo. Le colpe di chi ha fatto cadere il governo, di fronte alla storia, sono gigantesche».
De Gregorio ha chiesto scusa al Professore.
«Lo so bene, ero al telefono con Prodi mentre rientrava nel suo ufficio. Trovò la lettera, la aprì ed era stupito, si chiedeva come mai quel gesto».
Crede che prima o poi accetterà quelle scuse?
«Forse Prodi potrebbe accettarle, ma De Gregorio deve chiedere scusa agli italiani. Tutta questa vicenda chiederebbe però un soprassalto di orgoglio e di dignità di tutto il centrosinistra».
Ma il centrosinistra come può avere il soprassalto se durante le elezioni per il Colle ha tradito il professore?
«In quel voto si è palesata la distanza enorme che c`è tra la nomenklatura del partito, la sua classe dirigente e il nostro popolo. Un ex dirigente Ds che ho incontrato dopo la mancata elezione al Quirinale di Prodi, si è messo a piangere pensando proprio alla compravendita dei senatori. Si chiedeva come era possibile trattare in quel modo una personalità che il mondo ci invidia e farlo, per aggiunta, proprio nei giorni in cui si tornava a parlare del primo grande tradimento. Non mi do pace per quanto è successo e le decine di migliaia di mail di insulti e proteste nei confronti di noi parlamentari e di affetto verso Prodi dovrebbero far riflettere questa classe politica. Ha fatto il contrario di ciò che la sua base chiedeva di fare e ancora oggi non uno di quei 101 traditori ha avuto la dignità di spiegare perché lo ha fatto».
Bersani ha messo sullo stesso piano chi non ha votato Prodi e chi non ha votato Franco Marini.
«E sbaglia a mettere tutti sullo stesso piano. Mi rendo conto, però, che questo è l`unico modo per argomentare come siamo arrivati lì, per le scelte che non si sono fatte e per come si è candidato Prodi».
Nei giorni scorsi si è parlato di un suo ritorno nella scena politica e nel Pd.
«Romano Prodi ha chiuso con la politica italiana, ha preso la sua decisione, l`ha spiegata e non torna indietro».
Neanche se a chiederglielo dovesse essere Matteo Renzi?
«Neanche in quel caso. Quello che mi ripete ogni volta che ne parliamo è “adesso tocca a voi” e so che non cambierà idea».
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se si pensa a come potevamo essere, e a come siamo, viene una gran tristezza!!! bisognerebbe fare la rivoluzione, e smettere di parlare sempre di quell’essere spregevole!!!!sono vent’anni che si parla solo di lui e si dimenticano i problemi dell’italia!! se penso poi che se non ci fosse stato Bertinotti(con i due marionettari dalema e marini dietro) il governo Prodi del 96 avrebbe dato una svolta epocale, mi viene una tristezza infinita!!!
Ci sono altri episodi. che Romano ha racconatato a pochi Amici, che dimostrano come la Storia purtroppo viene scritta anche dai cialtroni!
Io non ho contatti con Romano se non con Vittorio tramite Vincenzo, ma se potessi, e tu Sandra lo puoi, continuerei a cercare di convincere Romano che la la gara continua . E allora perchè non far tornare a scalciare ancora una volta l’Asinello?
L’ha fatto due volte su due .. e non c’è due senza tre.
[…] per chi vuole soffrire un po’ ecco il link alla intervista di Sandra Zampa. Share this:TwitterFacebookMi piace:Mi piace […]