Sono sempre dalla parte dei docenti che difendono i loro allievi da una riforma ingiusta

mag 5, 2009 Categorie: Territorio ,Sul territorio
i bimbi non hanno patria

i bimbi non hanno patria

(ER) SCUOLA BOLOGNA. ZAMPA (PD): MAESTRE LOGHENA VANNO ASSOLTE “NON VOTO POLITICO, MA SCELTA PEDAGOGICA IN SCIENZA E COSCIENZA”

(DIRE) Bologna, 5 mag. – “Gli insegnanti delle Longhena di Bologna non hanno attribuito un voto politico, hanno compiuto una scelta pedagogica in scienza e coscienza”. Di piu': “Hanno solo cercato di difendere i loro allievi da una valutazione numerica frettolosa, che correva il rischio di penalizzare e di non incentivare. Io sono dalla loro parte”.

Tiene duro Sandra Zampa, parlamentare del Pd, nella sua difesa del corpo docenti delle scuole elementari di Bologna, protagonisti dell’ormai celebre “10” in pagella ai bambini. Anche a dispetto della parziale censura al comportamento delle maestre (“inadeguate” e “non professionali”) messa a verbale dal sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe Pizza, in risposta proprio all’ interrogazione della deputata bolognese.

Con l’introduzione del voto, voluta dal ministro Gelmini, “la legge impone, dopo trent’anni di valutazione con i giudizi, il voto numerico ad un classe di insegnanti che non si e’ mai avvalsa di questo strumento di valutazione- afferma Zampa – e lo fa senza fornire strumenti, senza aprire confronti, senza preoccuparsi di stabilire regole valide per tutti”. Piuttosto, “ci spieghi il ministro Gelmini- continua la parlamentare democratica- su quali basi didattico-pedagogiche e normative il voto numerico attribuito a Milano e’ corrispondente allo stesso voto attribuito a Firenze, Ancona o Palermo”. E pure “all’interno dello stesso istituto scolastico quale lavoro condiviso e’ stato chiesto di svolgere agli insegnanti e quale attivita’ di formazione e aggiornamento e’ stata predisposta per rendere omogenee le valutazioni?”.

Inoltre, ricorda infine Zampa, “gli insegnanti, cosi’ colpevoli per il sottosegretario Pizza, sono stati assolti dalla magistratura. Il voto numerico imposto dalla legge Gelmini e’ stato dato e non e’ nemmeno del tutto omogeneo, accompagnato da un giudizio esauriente e da un precisa comunicazione alle famiglie”.

(Com/Dim/ Dire) 20:06 05-05-09

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