Sandro Ovi – Nucleare si, ma non in questo modo !

mag 27, 2008 Categorie: Media ,Dai mass media
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Leggo oggi sul Corriere della Sera questa opinione di Sandro Ovi.

Ve la ripropongo qui.

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Nucleare sì, ma non in questo modo!

Ho letto il fondo di Dario Di Vico sul ritorno al nucleare sul Corriere della Sera dello scorso Venerdì con molto interesse ma anche con un po’ di malinconia e di preoccupazione.
Malinconia perché considero quella nucleare l’ingegneria piu’ complessa , critica ed affascinante. Mi sono laureato in Ingegneria Nucleare nel ’68 al Politecnico di Milano dove ho fatto ricerca sul reattore Enrico Fermi in Città Studi , e ho lavorato per il reattore Essor a Ispra e Cirene a Latina.

Poi, pero’, sono stato anche al MIT dove si spiegava che senza la cultura rigorosa di ‘sistema paese’ che viene dalla familiarita’ col nucleare militare, e’ difficile giustificare in termini di costi e sicurezza una produzione elettrica nucleare rilevante.
Al ritorno in Italia ho cambiato mestiere, ma ho votato per il nucleare al referendum e ho continuato a seguire il settore dirigendo la edizione Italiana di Technology Review la rivista del MIT. Preoccupazione perchè vedo che l’informazione sul ritorno al nucleare non e’ in linea con la visione serena dei fatti, indispensabile ad una politica energetica corretta, col petrolio a 130$ e l’incubo dell’ effetto serra.

Cito tre esempi

Primo: non conosco alcun filonucleare onesto in grado di sotenere che prima di 8-10 anni potra’ entrare in esercizio in Italia una centrale nucleare, anche usando le tecnologie oggi provate di terza generazione anche perche’ trovare dove farla e dove confinare le scorie radioattive per secoli, non è semplice.

Secondo, dire che il nucleare mitiga l’effetto del ‘biofuel’ da cereali sul prezzo del grano è improprio. Il biofuel non alimenta le centrali, ma le automobili, e il nucleare non serve a farle andare, prima che arrivi il tempo dell’drogeno. Il biofuel crea problemi al prezzo del frumento perchè e’ spinto da incentivi sbagliati, non perchè mancano centrali nucleari.

Terzo: pensare che il mondo ‘povero’ tragga beneficio dal nucleare, senza che gli si trasferisca alcuna tecnologia, è antistorico. Si parla dei reattori ‘sigillati’ e gestiti dai produttori francesi, americani, e giapponesi, impianti dal ‘profumo coloniale ‘che non vuole nessuno. La gente del terzo mondo vuole energia autonoma, diffusa e rapida da installare, e dato che in gran parte sta al caldo pensa al solari che ha queste caratteristiche. Sogna il deserto come ‘solar farm’, e il campo dietro le capanne fuori rete, per la lampadina e pompa dell’acqua.

Questi sono solo spunti di una riflessione che suggerisce di parlare di nucleare solo in una strategia energetica complessiva.
Enfatizzo i tempi lunghi del nucleare perchè viviamo in un contesto di innovazione fortissima delle altre fonti energetiche , a partire dal solare, fino al ‘biofuel’ da batteri con alghe .
Il solare fotovoltaico, in particolare, gia’ tra cinque anni può arrivare alla ‘grid parity’ , quando l’impianto diventa conveniente anche senza incentivi, con prezzi delle celle solari a 1000 EUR al Kw. Dipende anche dal dove, certo, (Catania e’ meglio di Bologna, ma peggio di Addis Abeba).
Conosco societa’ americane che hanno raccolto centinaia di milioni di $ per fabbriche con le nuove tecnologie in California e nel Brandeburgo.
FirstSolar, la prima quotata in borsa e’ cresciuta del 700% in un anno.
Negli USA ci credono e, comunque ,da qualche lustro, non hanno più costruito nessuna centrale nucleare.
Servono investimenti bilanciati sullo sviluppo di fonti a emissione zero nelle tecnologie che stanno arrivando , non a in quelle che ci sono gia’.

Ciò vale anche per il nucleare di quarta generazione che offre soluzioni davvero nuove per la sicurezza, per le scorie, e per gli approvvigionamenti di uranio anche loro limitati.
Ripartire da zero a far centrali con le tecnologie di oggi , è un po’ come rimettersi a far carrozze (anche se sempre più belle e comode) quando si stanno aprendo le prime fabbriche di automobili.

Sandro Ovi

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abc last mag 27, 2008 Categorie: Media ,Dai mass media
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