Lettera inviata a Aldo Balzanelli, direttore de “La Repubblica”, edizione di Bologna.
Caro Direttore,
leggo oggi sul suo quotidiano un pezzo che ha per oggetto primarie e candidature a Bologna in vista delle amministrative del 2009, e nel cui corso si fa riferimento anche a me.
Purtroppo, forse in ragione di una necessaria sintesi, l’affermazione che mi viene attribuita (“se Andreatta vuole primarie vere, si candidi”) travisa completamente il senso delle mie parole che, tra l’altro, sono riportate in modo davvero incomprensibile.
Io penso e ho detto che per fare le primarie (di coalizione o meno che siano) è necessario che qualcuno annunci la propria disponibilità, si candidi con trasparenza e con un chiaro e preciso programma di governo per Bologna.
Da questo punto di vista, dunque, la penso esattamente come Parisi: anche per me la prima caratteristica del candidato ideale è quella di una “persona che alza la mano e dice ai suoi concittadini: sono qua”.
Non mi pare che sia questa la volontà di Filippo Andreatta che si è espresso con chiarezza al riguardo, Alla giornalista ho detto invece che il dibattito sulle primarie andrà chiuso al più presto, una volta verificata la disponibilità o indisponibilità di altri candidati a correre, e che ciò che serve a Bologna per vincere le elezioni è che tutti lavoriamo uniti per un solo obiettivo: quello di battere la destra.
Grazie per l’attenzione e lo spazio,
Sandra Zampa