Pd: Zampa, Fioroni? Sue parole dimostrano correnti come potentati
Si presenti alle primarie con un suo progetto
12 Giugno 2012 – 20:09
(ASCA) – Roma, 12 giu – ”Le dichiarazioni dai toni minacciosi fatte oggi da Beppe Fioroni a proposito dei diritti delle coppie di fatto dimostrano che le correnti del Pd, pensate esclusivamente come piccoli potentati dotati di poteri di interdizione o per la conquista di poltrone e incarichi, sono una delle ragioni piu’ gravi che impediscono al partito di esprimere le sue enormi potenzialita’. E dimostrano che il Pd ha bisogno di un nuovo pensiero in grado di interpretare la societa’ che cambia, vive e, in questi tempi, soffre”.
Lo afferma Sandra Zampa, deputata del Partito Democratico, vicina a Romano Prodi, che aggiunge: ”Mi conferma nella necessita’ di un ricambio della sua classe dirigente ferma sulle proprie posizioni come statue di sale e in sterili polemiche continue. Questo si’ offende davvero il popolo italiano con i suoi drammatici problemi. E mi conferma altresi’ nella necessita’ di proporre all’assemblea del Pd, la sede piu’ autorevole che abbiamo, di esprimersi con un voto sul limite dei tre mandati con poche e ben argomentate eccezioni”.
”Quanto alle primarie -prosegue Sandra Zampa- sono fatte proprio per aprire una competizione e un confronto non tra persone ma tra progetti politici. Dunque farebbe bene Fioroni a presentarsi con la sua proposta politica.
A Finale Emilia, dove oggi gli industriali hanno discusso con il ministro Passera e con il Presidente Errani di come affrontare il dopo terremoto, non ho sentito nessuno parlare d’altro che di come uscire dalla drammatica situazione. E’ ora che chi vuol salvare il Pd dica basta a questo brutto spettacolo”.
Il Partito Democratico ha il dovere di lavorare per una soluzione di civiltà sulle unioni di fatto e omosessuali, che solo in Italia e in Grecia restano in una situazione d’inaccettabile limbo giuridico. I diffusi fenomeni di violenza contro le persone omosessuali richiedono l’approvazione urgente di misure contro l’omofobia, accompagnate da un serio programma di educazione sociale che contribuisca a prevenire l’ostilità e ogni forma di razzismo omofobico.
Occorre inoltre dare piena attuazione alla sentenza 138/2010 della Corte Costituzionale, che impone una regolamentazione della situazione di convivenza di persone anche dello stesso sesso: questo può essere fatto attraverso una soluzione giuridica che s’ispiri al modello delle civil partnership o dei PACS, o dei Dico, in modo tale da garantire alle coppie di fatto e omosessuali quei diritti civili fondamentali per cui si battono da anni.
Continuare a ignorare questa situazione di diseguaglianza costituirebbe un grave errore politico, specie in un momento in cui i partiti sono accusati di essere lontani dal sentire e dai bisogni di tutti i cittadini.
Matteo Maltinti e Sandra Zampa