(ASCA) – ROMA, 4 maggio – ”E’ da respingere senza appello l’ipotesi che si proceda a dar vita a una “Convenzione” per le riforme costituzionali senza che si sia neppure acquisito il parere del gruppo parlamentare e senza che si sia svolto un solo confronto tra i deputati e i senatori sul tema”. Lo scrivono in una nota i deputati Pd, Sandra Zampa e Pippo Civati.
”Apprendere dal ministro Quagliariello che – sostengono i parlamentari – la Convenzione deve essere composta di 75 membri tra parlamentari ed esponenti della società civile sulla falsa riga della Commissione per la Costituzione fa rabbrividire. Che qualcuno ritenga possibile procedere a metter mano alla Costituzione italiana nel clima e nella condizione politica attuale e senza che si sia aperto un confronto tra chi siede in parlamento a rappresentare i cittadini italiani – hanno sottolineato i due esponenti Democratici – è un segnale gravissimo”.
“Consapevoli di interpretare il sentimento di numerose colleghe e colleghi chiediamo dunque al capogruppo Speranza di convocare al più presto un’assemblea del gruppo parlamentare cui apparteniamo”.
“Ci uniamo all’appello di quanti si stanno mobilitando nella società per rinnovare un atto di fedeltà alla Costituzione e per sorvegliare sul rispetto del suo impianto. Saremo con loro in piazza il 2 giugno a Bologna. La Carta costituzionale appartiene agli italiani e non a singole forze politiche”, hanno concluso i due deputati del PD.
com-brm/vlm/ss