Berlusconi difende le classi ponte Il Pd insorge: “Non sa di cosa parla”
E Famiglia Cristiana sostiene il disegno di legge delle parlamentari Pd sull’integrazione scolastica degli studenti figli di immigrati
su La Repubblica del 20 novembre 2008
ROMA – Le classi ponte? Una scelta di buon senso, utile a studenti e insegnanti. Il giudizio positivo è espresso da Silvio Berlusconi, tornato sull’argomento intervenendo oggi ad un convegno per la giornata nazionale dei diritti dell’infanzia. “Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre”, ha detto il presidente del Consiglio.
“L’insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che l’insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l’altro l’esempio di altri Paesi, di fare non classi separate ma tese all’insegnamento dell’italiano”.
Immediate le reazioni del Partito democratico, secondo cui il presidente del Consiglio sfrutta “un appuntamento di grande importanza come la giornata mondiale sui diritti dell’infanzia per gettare sale sulla ferita inferta al mondo della scuola”: lo ha dichiarato la capogruppo Pd in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni.
“Siamo convinti che per i bambini non sia in nessun modo educativo vedere il proprio vicino di banco sottoposto a un trattamento discriminatorio che lo potrebbe segnare per sempre” sostiene Mariapia Garavaglia, ministro ombra dell’Istruzione – “per il rispetto e l’applicazione delle metodologie didattiche già esistenti che
favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed educativa”.
“Berlusconi? Non sa di cosa parla”, le fanno eco le parlamentari del Pd Albertina Soliani e Sandra Zampa che, sul tema dell’integrazione scolastica degli immigrati e a sostegno dell’educazione interculturale, hanno presentato al Senato e alla Camera un disegno di legge che porta la firma dei capigruppo Anna Finocchiaro e Antonello Soro e di numerosissimi parlamentari del Pd.
Disegno di legge che piace anche a Famiglia Cristiana, scagliatasi contro quelle che chiama “classi ghetto”. Nel numero oggi in edicola, il periodico cattolico dedica ampio spazio al disegno di legge del Pd, di “opposta filosofia”: “L’unione al posto della separazione. Sappiamo per esperienza che l’italiano, come tutte le lingue, si impara prima se mettiamo i ragazzi stranieri a contatto con gli italiani il prima possibile: separando, l’apprendimento linguistico rallenta. Per i bambini è questione di pochi mesi”, si legge sul periodico dei paolini.
Anche l’Italia dei Valori non approva la sortita del premier: “Berlusconi si poteva risparmiare l’elogio delle classi ponte, uno strumento che non tutela ma discrimina alcuni bambini nei confronti di altri”, dichiara Silvana Mura.
Favorevole invece la Lega, promotrice della discussa mozione Cota sulle classi ponte approvata dalla Camera: “Ci riteniamo soddisfatti su quanto affermato oggi dal presidente Berlusconi in merito alla delicata questione di come accogliere nelle nostre scuole i bambini stranieri che non conoscono l’italiano”, ha affermato la senatrice della Lega Nord e componente della commissione istruzione del Senato, Irene Aderenti.
(20 novembre 2008)