Al Sindaco di Bagno di Romagna – Lorenzo Spignoli – Casa Comunale – San Piero in Bagno – Forlì Cesena
Caro Sindaco,
Gli impegni parlamentari mi impediscono di essere con voi oggi. Desidero tuttavia esprimere la solidarietà del Partito Democratico e mia personale alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento La Perla di San Piero in Bagno, un territorio al quale sono legata in modo del tutto particolare. Qui vivono due miei fratelli, la mia famiglia è di Mercato Saraceno. Mio padre ha impegnato tutta la sua vita professionale a difendere quel grande patrimonio di risorse umane, ambientali, tradizioni e grande laboriosità che contraddistingue da sempre la Romagna e tutta la Valle del Savio. Questa nostra gente ha da sempre familiarità con il sacrificio e con il lavoro che hanno fortemente contribuito al benessere e alla ricchezza di un territorio troppo spesso penalizzato. Dobbiamo molto all’impegno di amministratori e cittadini dei piccoli comuni dell’Appennino se finalmente anche questi territori montani hanno riscoperto e preservato il loro prezioso patrimonio ambientale, di cultura e di storia, di tradizioni contadine e di artigianato. E’ davvero grande il contributo espresso anche in favore del comparto turistico che in Romagna non è più rappresentato solo dalla nostra Riviera: stabilimenti termali funzionanti tutto l’anno, centri benessere, stazioni sciistiche, presenza diffusa di agriturismi, ristorazione di primissimo ordine, teatri e musei, centri storici rivalutati e immersi in un ambiente naturale ben tenuto sono orami poli d’attrazione turistica consolidati. Il comune di Bagno di Romagna è certo una delle realtà più vivaci e interessanti dell’Alta Valle del Savio.
Comprendo il senso di allarme e preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Perla, delle forze sindacali, dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza difronte alla prospettiva che una ormai storica realtà produttiva del territorio cessi la sua attività. Una preoccupazione che si acuisce nel prendere atto che si tratta, in grande maggioranza, di occupazione femminile di difficile ricollocazione, di lavoratrici di giovane età e spesso a monoreddito. Il contesto nazionale nel quale si colloca questa situazione è di forte allarme poiché la crisi economica e finanziaria tende ad aggravarsi. Le misure adottate dal governo di destra e giudicate inadeguate da molti, da ultimo il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, non tutelano l’occupazione né i redditi delle famiglie. Gli effetti sociali dell’inadeguatezza della risposta alla crisi rischiano di essere drammatici. Affrontare questa nuova situazione senza un’efficace manovra economica ci lascia disarmati. E’ bene ricordarlo: senza una regia centrale che davvero voglia farsi carico delle fasce più deboli, sostenere la media e piccola impresa, dare impulso agli investimenti in infrastrutture, il nostro Paese non ce la farà a superare la crisi.
Auspico che le rappresentanze sindacali, supportate dall’azione dell’Amministrazione cittadina, le rappresentanze provinciali insieme alla Regione Emilia Romagna possano trovare nell’unità degli intenti una strada possibile per scongiurare la chiusura della sede La Perla di San Piero. Nella valutazione delle strade percorribili per una soluzione del problema si deve tener conto che queste lavoratrici non avranno una facile ricollocazione nel mondo del lavoro e che le ripercussioni sul nostro territorio saranno gravi anche in termini di penalizzazione dei redditi delle famiglie. Personalmente continuerò a seguire la vicenda valutando tutte le possibilità di mia competenza per una soluzione che non comporti la definitiva cessazione dell’attività.
In questo momento la mia solidarietà e la mia vicinanza vanno alle 110 lavoratrici e lavoratori dello stabilimento di San Piero.
On. Sandra Zampa
Bologna, 23 febbraio 2009