Ciascun elettore e ciascuna elettrice può votare per una sola lista.
Il voto si esprime tracciando un segno con la matita fornita da uno degli scrutatori sul simbolo della lista prescelta.
È valido qualsiasi segno che renda esplicita la volontà dell’elettore. Non sono evidentemente valide scritte che possano far presupporre la volontà dell’elettore di farsi riconoscere.
Sia per l’elezione della Camera (scheda rosa) sia per l’elezione del Senato (scheda gialla), l’elettore esprime il voto tracciando con la matita copiativa un solo segno (esempio, una croce o una barra sul solo contrassegno del Partito Democratico).
Non è possibile indicare voti di preferenza per eleggere un deputato o una deputata. E’ importante ricordare che, anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto solo sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione.
Dunque: un solo segno sul simbolo del PD.
Non è possibile indicare alcun voto di preferenza. Il voto verrebbe annullato.
Se il segno invade altri simboli il voto viene comunque assegnato, si intende infatti riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso.
Una precisazione, per quanto riguarda quest’ultimo caso.L’esperienza ci porta a dire che, anche se la volontà dell’elettore è chiara e il voto è valido, potrebbe comunque essere oggetto di contestazione da parte dei Rappresentanti di lista avversari.
Clicca sopra le schede per vederle meglio.
Buon voto !