Leggo su L’Unità del 9 maggio 2009, e volentieri vi ripropongo qui, questa biografia essenziale del presidente Fausto Bertinotti, scritta da Marco Travaglio.
BERTINOTTE
Fausto Bertinotti, già segretario della Federazione operai tessili, già segretario della Cgil Piemonte, per 2 anni presidente della Camera e tuttora presidente della Fondazione Camera dei Deputati, già segretario di Rifondazione Comunista per 13 anni, già deputato per quattro legislature, già ospite dello yacht di Vittorio Cecchi Gori per le vacanze estive a Salina con Valeria Marini (con la quale la sua signora Lella ha rivelato di scambiarsi le mutande), già primatista mondiale delle ospitate a Porta a Porta nel salotto dell’amico Bruno, già ospite fisso del salotto della signora Maria Angiolillo, già protagonista della caduta del governo Prodi I (in nome della leggendaria battaglia sulle 35 ore) e coprotagonista della caduta del Prodi II, dunque due volte corresponsabile e del ritorno di Al Tappone a Palazzo Chigi, omaggiato dal Cainano con diversi orologi del Milan e molti complimenti per le squisite maniere, già protagonista della disfatta della sinistra ridotta ai minimi storici alle ultime elezioni (memorabile la conferenza stampa-funerale convocata all’ Hard Rock Cafè di Via Veneto in Roma, affollatissimo di operai delle presse), già teorizzatore dell’abolizione della proprietà privata, già seguace dello psicoguru Massimo Fagioli, già titolare del quarto più alto reddito di Montecitorio con 233.195 euro nel 2006, ha scritto che Romano Prodi – cioè l’unico esponente del centrosinistra che sia riuscito a battere Berlusconi due volte su due, nonostante Bertinotti – è «uno spregiudicato uomo di potere», simbolo dello «smacco complessivo del centrosinistra». Prodi.
MARCO TRAVAGLIO