Corriere di Bologna – Voto nei circoli: la scoperta dei “Caucus” alla bolognese.

Caro direttore, ieri, a notte inoltrata (era quasi mezzanotte), sono rientrata a casa dopo l’incontro del Circolo PD del Pratello, rincuorata e con un sentimento “positivo”. Quel “Yes, we can” che dall’America di Obama si e’ tradotto nell’Italia di Veltroni con un “Ce la possiamo fare”, aveva assunto contorni piu’ concreti per il calore e la vivacita’ della serata. La Sala Benjamin, da pochi minuti lasciata libera dalle prove di ballo di un’associazione, era affollata: piu’ uomini che donne, molti i giovani. Al mio Circolo ero arrivata incuriosita dopo il racconto di un’amica che aveva preso parte all’incontro domenicale del suo circolo, il “Massarenti”. In sala l’assessore Rebaudengo, l’assessora Lembi e Silvana Marzocchi, candidata alle primarie con Bindi e il segretario provinciale del PD, De Maria. La discussione sui dodici punti del Programma si e’ avviata senza timidezze. Interventi di livello sul tema della formazione tecnica, sull’urbanistica, sul costo della vita e l’inflazione, sulle riforme istituzionali, sulle politiche per l’ambiente. Interventi inattesi, come quello di una giovane artista che ci ha ricordato che “l’arte e’ un’occasione per educare l’anima”.
Una discussione aperta, libera, come si fa tra amici, non senza critiche su quel che c’e’ e quel che manca, non senza appelli al “diamoci da fare” di kennedyana memoria (“non chiedetevi cosa l’america puo’ fare per voi ma…”). Al risveglio, oggi (ieri per chi legge, ndr), alcuni sms di amici reduci, come me, dai lavori del proprio circolo al Porto, a San Ruffillo, al Saragozza. “La partecipazione al ‘caucus’ e’ stata un piacere e mi hanno anche applaudito calorosamente pur non avendomi mai visto prima. Paolo”. “Discussione tranquilla. Grandi conferme per Lenzi e Vitali. E’ stato interessante e vagamente divertente. Un po’ anni ’70. Romilda”. Nelle impressioni degli amici, ho ritrovato le mie. Noi eravamo una settantina. Voglia di “esserci”, desiderio di “confronto” magari aspro, ma reale. Un bel risultato, nonostante i limiti organizzativi evidenziati da piu’ d’uno.
E le candidature? Marginale lo spazio dedicato al tema. Ma per tutti vale la richiesta, a voce alta, di una partecipante al mio stesso incontro, informata, come gli altri, della presenza in sala di alcune potenziali candidate (tutte donne, anche questo un segno): “vogliamo conoscerle”. Una spontanea dimostrazione di come i cittadini-elettori rivendichino un rapporto diretto con chi li dovrebbe e vorrebbe rappresentare. Vogliono (vogliamo) conoscerli prima di votarli, vogliono parlarci, e discuterci insieme. Forse qualcuno pensa che non sia un diritto?

Sandra Zampa
Le Democratiche

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abc last feb 27, 2008 Categorie: Media ,Sui mass media
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