Lettera di Sandra Zampa e Giulio Santagata al direttore de Il Foglio del 26 ottobre 2011
Caro Direttore,
siamo consapevoli che l’universo prodiano è assai complicato da comprendere.
Raramente- mai?- si è assistito nel sistema politico italiano al fenomeno cui il Presidente Prodi ha dato vita: rivoluzionare la politica con innovazioni come l’Ulivo e le primarie, con tanto successo da determinare lo scioglimento di due partiti e la nascita di uno nuovo, evitando accuratamente di dar vita a una propria corrente.
Non fosse altro che per questa ragione, tutti coloro che si ispirano al suo pensiero e alla sua azione in politica, non partecipano a iniziative correntizie guidate da capobastone che hanno come principale finalità quella di “contarsi per contare” dentro al partito.
Ciò non toglie che guardiamo con interesse il confronto che si sviluppa, da Chianciano alla Leopolda di Firenze, con la speranza che ciò concorra a costruire quel partito che così come era stato pensato sarebbe tanto utile all’Italia. Pertanto ci siamo riproposti di incalzare il PD sul terreno della forma partito e degli strumenti di una reale democrazia partecipativa.
Il referendum contro il “porcellum” è solo il primo di una serie di iniziative che, compatibilmente con la situazione politica, svolgeremo nei prossimi mesi.
On. li Sandra Zampa e Giulio Santagata