Lettera di Sandra Zampa su Il Corriere del 3 settembre 2009
Leggo con un certo stupore l‘intervento di Maria Teresa Meli sull’Ulivo e le elezioni in Giappone sul Corriere del 1 Settembre.
Comprendo che si possano nutrire antipatie personali ma penso che non debbano arrivare ad occupare spazio su un quotidiano. L’intevento in questione prende di mira Prodi e Fassino e le elezioni giapponesi per dire che le cose, nel centrosinistra italiano, vanno maluccio. E allora? Vanno male anche in Francia e in Inghilterra e in Germania. Ma ciò non significa, mi pare, che un leader politico non debba e non possa commentare anche dati elettorali là dove, per fortuna, vanno bene.Soprattutto se è intervistato proprio a questo fine. Prodi non ha bisogno di avvocati difensori ma nella veste di sua portavoce ho gestito io stessa diverse richieste di commento (tra le altre uno storico quotidiano giapponese) e so come sono andati i fatti.
Mi pare che a domanda Prodi abbia risposto puntualmente e non abbia neppure ignorato problemi attuali del PD e del riformismo in Italia. Temo piuttosto che sia Meli a non sapere come andarono le cose nel rapporto tra l’allora nascente Ulivo italiano E quello giapponese. Ci furono scambi di visite ed esperienze e la relazione è stata mantenuta viva per anni.
Che male c’è? Le confesso che non l’ho capito.
On. Sandra Zampa
portavoce Presidente Prodi
Replica di Maria Teresa Meli
Gentile Zampa, nella veste di portavoce di Romano Prodi, lei certamente sa (mi stupirei del contrario) che seguo l’Ulivo e il centro sinistra da ben più di un decennio e quindi ricordo perfettamente come andarono le cose.
Maria Teresa Meli