Seduta n. 212 del 30/7/2009
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
da molti mesi gli italiani e le italiane hanno appreso da servizi fotografici, interviste e dichiarazioni che nella villa Certosa in Sardegna e a Palazzo Grazioli a Roma, divenuta peraltro sede di governo, il Presidente del Consiglio era solito trattenere incontri e feste con giovani donne anche minorenni che ricevevano in cambio denaro e promesse di promozioni professionali, anche nell’ambito della rappresentanza politica come candidate nelle istituzioni;
numerose testimonianze evidenziano l’esistenza di un sistema di scambio tra relazioni sessuali, denaro, potere che ha il suo epicentro nella figura del Presidente del Consiglio;
il dovere primario di un Presidente del Consiglio è tutelare le istituzioni come bene pubblico, essere d’esempio nell’applicazione della Costituzione, essere coerente con gli impegni elettorali assunti e trasparente nei comportamenti -:
se non ritenga opportuno riferire in Parlamento e chiarire questi fatti per rispondere agli interrogativi che stanno di fronte all’opinione pubblica italiana e di tutto il mondo;
se non ritenga che in questi comportamenti non si ravvisi una violazione dei principi che discendono dagli articoli 2, 3, 51, 54 della Costituzione e la Convenzione Europea per i diritti umani che prevedono il rispetto della dignità della persona ed il riconoscimento dell’eguaglianza uomo- donna nella sfera pubblica e nelle istituzioni elettive, il dovere di adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina ed onore;
se non ritenga di dover pronunciare parole di rispetto e stima nei confronti delle donne per il ruolo rilevante e prezioso che esse svolgono nella società nella famiglia, nella società e nelle istituzioni;
se non ritenga di dover adottare misure e promuovere riforme per garantire che la selezione della classe dirigente del nostro Paese ad ogni livello e grado avvenga sulla base della più scrupolosa osservanza del merito, della competenza e della dedizione al bene comune.
(2-00448)
«Livia Turco, Amici, Bellanova, Bossa, Calgaro, Cenni, Codurelli, Concia, Coscia, D’incecco, Froner, Garavini, Ghizzoni, Lo Moro, Lucà, Murer, Pollastrini, Rossa, Sbrollini, Schirru, Siragusa, Velo, Villecco Calipari, Zaccaria, Zampa».