Alidad Rahimi: il nostro Paese non ha rispetto per il diritto internazionale e neppure per la pietà

mar 31, 2009 Categorie: Parlamento ,In Parlamento
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Alidad Rahimi, 12 anni, afghano, respinto poche ore dopo essere sbarcato ad Ancona

Alidad Rahimi, 12 anni, afghano, respinto poche ore dopo essere sbarcato ad Ancona

XVI LEGISLATURA – Resoconto sommario dell’Assemblea- Seduta n. 156 di martedì 31 marzo 2009 – Sull’ordine dei lavori (ore 12,10).

SANDRA ZAMPA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SANDRA ZAMPA. Signor Presidente, colleghi, è sulle pagine di un autorevole quotidiano di oggi la vicenda di Alidad Rahimi, un dodicenne afghano, un ragazzino cui i talebani hanno ucciso il padre, un ragazzino che ha cercato disperatamente nel nostro Paese un rifugio, dopo tre anni di viaggio che lo hanno condotto in Iran con i fratellini e con la madre, un ragazzino coraggioso e disperato, che, dopo aver impiegato tre anni a viaggiare alla ricerca del diritto alla vita, è stato ricacciato in poche ore dal questore di Ancona e rimandato in Grecia.

In questo modo il nostro Paese non ha solo violato le sue stesse leggi – poiché il decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, lo impedisce – e i trattati internazionali – in particolare, la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo – ma, oltre al diritto, ha infranto anche la propria immagine: respingendolo in Grecia ha dimostrato non solo di non avere rispetto per le norme internazionali, ma neppure per la pietà.

Mi domando, e vi chiedo di chiedervi in coscienza, se un Paese che non sa avere pietà e non sa accogliere un rifugiato politico di dodici anni è un Paese che può ancora parlare di civiltà, perché quando si arriva a respingere dei minori che fuggono dalla guerra, dalla disperazione, dalla fame e dall’odio, significa che si è perso il senso della civiltà.

Da diversi mesi abbiamo chiesto al Ministro Maroni, d’intesa con la Commissione bicamerale per l’infanzia, di affrontare il tema dei minori stranieri non accompagnati: non è stato fatto assolutamente nulla. È raccapricciante leggere su un giornale una vicenda di questo genere e non sentirsi indignati

(Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Unione di Centro e di deputati del gruppo Popolo della Libertà)!

È una cosa che ci deve fare vergognare tutti come Paese di essere qui a leggere situazioni e vicende di questo genere: un dodicenne che è arrivato su un TIR e in poche ore è stato rimandato indietro, violando le leggi di un Paese che ha avuto persone che sono state accolte in momenti altrettanto drammatici.

Il Ministro Maroni deve affrontare questo tema e deve dare risposte: questo io chiedo! Più volte il nostro gruppo si è occupato di questa vicenda e l’ha denunciata in quest’Aula. È ora che questa cosa finisca! È ora che gli italiani sappiano che non vi è posto neanche per i bambini stranieri (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Unione di Centro e di deputati del gruppo Popolo della Libertà)!

ALESSANDRA MUSSOLINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALESSANDRA MUSSOLINI. Signor Presidente, mi sento di dire che è vergognoso che in un Paese come il nostro possano accadere situazioni simili. Noi dobbiamo difendere e tutelare i minori, a prescindere dalle Convenzioni internazionali, ma soprattutto dagli organismi italiani che sono stati creati proprio per queste finalità (e ce ne sono tanti: ho avuto modo di dirlo nelle tante riunioni). Noi, in Commissione infanzia, abbiamo promosso anche un’indagine conoscitiva su questo: vi sono in Italia più osservatori che minori!
Di fronte a questo, noi li dobbiamo difendere come nostri figli: non possono essere dei numeri (Applausi di deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Partito Democratico)! Rilancio urgentemente la necessità di uno status per i minori stranieri non accompagnati: questo è urgente! Vi è anche la sensibilità su questo, com’è noto, del nostro Presidente della Repubblica.
Dobbiamo, quindi, bloccare questa vergogna: non so se riusciremo a farlo, se è nei nostri compiti, ma vediamo, anche come presidenza della Commissione infanzia, cosa fare per bloccare questa vergogna! Non possiamo farlo e non dobbiamo farlo sui nostri figli, sui bambini, sui minori, che dobbiamo tutelare sempre e in ogni modo

(Applausi di deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Partito Democratico)!

PRESIDENTE. Riferirò al Presidente della Camera, che sono certo solleciterà il Ministro Maroni a riferire in Aula.

GIANCARLO LEHNER. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIANCARLO LEHNER. Signor Presidente, intendo associarmi anch’io allo sdegno per questo accidente, che spero sia soltanto un incidente. Se i fatti sono quelli che ho ascoltato, a questo punto mi associo anch’io a chiedere che sia il Ministro Maroni a venire in Aula a darci tutte le spiegazioni. Vorrei aggiungere che credo sia opportuno e giusto che il questore di Ancona sia messo sotto inchiesta, perché temo che sia una forzatura probabilmente di quest’ultimo.

PRESIDENTE. Come preannunciato, sospendo la seduta.

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abc last mar 31, 2009 Categorie: Parlamento ,In Parlamento
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