Non posso rassegnarmi all’idea che il Paese ceda ad una vera involuzione culturale

United colors…Seguito della discussione delle mozioni Cota ed altri n. 1-00033, Capitanio Santolini ed altri n. 1-00049, De Torre ed altri n. 1-00050 e Evangelisti e Donadi n. 1-0051 concernenti iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo
(ore 18,25).

SANDRA ZAMPA. Signor Presidente, signor sottosegretario, colleghi, prendo la parola in quest’Aula non senza una forte tensione ed emozione, poiché non posso rassegnarmi all’idea che questo Parlamento e il nostro Paese cedano ad una vera involuzione culturale.

Un’involuzione così grave, come quella espressa dalla mozione Cota ed altri n.1-00033.

PAOLA GOISIS. Impara a leggere!

VALENTINA APREA. Ma non scherziamo!

SANDRA ZAMPA. Io sono figlia di una donna nata a Zurigo, i miei nonni erano immigrati in Svizzera e, mentre parlo, ricordo la nostra vita, il loro racconto e la loro esperienza.
Questa mozione lede gravemente la nostra più vera ed autentica tradizione. Questa mozione lede davvero l’identità dell’Italia, perché mette in discussione un principio su cui noi abbiamo costruito la nostra identità. Mi riferisco al principio dell’uguaglianza tra gli uomini; un principio sancito dalla nostra Costituzione, ma che appartiene alla più vera ed autentica tradizione culturale cristiana. Non solo: questa mozione mette a rischio la possibilità di una vera, piena, integrazione e sta nell’integrazione l’unica chiave di volta per tutelare il futuro dei nostri bambini e di tutti i bambini che vengono qui…

PRESIDENTE. La prego di concludere.

SANDRA ZAMPA. …portati dai loro genitori alla ricerca di un po’ di giustizia e di un futuro migliore

(Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Fassino. Ne ha facoltà.

PIERO FASSINO. Signor Presidente, mi rivolgo all’onorevole Cota e a tutti di colleghi e in pochi minuti vi voglio raccontare un episodio vero che può illuminare la nostra discussione.

Un mio amico ha un bambino di sette anni che frequenta la seconda elementare in una classe che per metà è costituita da bambini figli di cittadini extracomunitari. Il suo compagno di banco è un bambino figlio di peruviani immigrati ed è il suo amico del cuore, come capita sempre in quella età dell’infanzia. Quando il figlio del mio amico va a casa racconta ai suoi genitori che con Manuel (il nome dell’altro bambino) hanno fatto questo, hanno giocato e sono andati qui e là, come è ovvio.

Un giorno il padre del bambino italiano, il mio amico, va a prendere il figlio a scuola e quando i bambini escono gli chiede, per curiosità, qual è Manuel. Il bambino si guarda intorno poi dice: «è quello lì con il golf rosso». Non dice: «è quello lì con la pelle più scura»

(Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori – Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

Noi abbiamo il dovere morale di non spiegare a quel bambino a distinguere il suo amico dal colore della pelle

(Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori – Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

PAOLA GOISIS. Siete ipocriti, falsi!

PIERO FASSINO. Con il provvedimento che vi apprestate a farci votare voi state producendo in questo Parlamento una regressione culturale – prima ancora che politica – che mette in discussione i fondamentali principi di uguaglianza tra gli uomini e fate una cosa ancora più grave: non solo introducete un principio

(Commenti del deputato Fava)…

PRESIDENTE. Colleghi!

EMANUELE FIANO. Smettila!

PRESIDENTE. Onorevole Fava, la prego!

PIERO FASSINO. …di discriminazione grave in sé, ma fate una cosa che moralmente è anche più abietta: discriminate tra
i bambini e tra i più piccoli

(Prolungati applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori e applausi del gruppo Unione di Centro).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Tabacci. Ne ha facoltà.

BRUNO TABACCI. Signor Presidente, intervengo semplicemente per svolgere un’osservazione che credo sia più che legittima: poiché – mi rivolgo al collega Cota di cui ho grande stima – la sua mozione, in fondo, tende ad introdurre, attraverso le cosiddette classi ponte, delle classi differenziate, voglio ricordare a me stesso che, a metà degli anni Ottanta, quando ancora nel nostro Paese non vi erano gli immigrati, io ho condotto una battaglia, da presidente della regione, affinché i bambini handicappati fossero inseriti all’interno delle scuole statali normali

(Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori – Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

Io mi onoro di questa battaglia e non vorrei che, parafrasando la Rupe Tarpea, qualcuno immaginasse che un bambino di colore è diverso da un bambino handicappato, e quelli erano bambini handicappati nostri!

Sì – lo ripeto – questa è una battaglia di cui rivendico fino in fondo la dignità e l’impegno

(Commenti del deputato Valentina Aprea)

e lei, onorevole Aprea, è bene che stia tranquilla. È una battaglia giusta e seria e non faccio cenno ad alcun’altra cosa se non a questa, che rivendico in toto

(Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Galletti. Ne ha facoltà.

GIAN LUCA GALLETTI. Signor Presidente, anticipando il voto del gruppo, l’onorevole Capitanio Santolini aveva dichiarato la nostra astensione sulla mozione in esame.

Leggendo la mozione, ne avevamo dato una certa interpretazione. Devo dire che chi ha redatto la mozione ne ha dato l’interpretazione autentica, che è profondamente diversa da quella che avevamo dato in precedenza

(Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro e Partito Democratico – Commenti dei deputati Goisis ed Aprea).

Siamo certi e sicuri – è un principio a cui non verremo mai meno – di non voler fare allievi di serie A e di serie B.

Ci sembra, invece, dalle parole di chi ha parlato oggi che l’obiettivo della mozione in esame sia proprio questo.

Per tale ragione, dichiaro il voto contrario del nostro gruppo

(Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro e Partito Democratico).

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abc last ott 14, 2008 Categorie: Parlamento ,In Parlamento
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