(ER) ATENEI. REGIONE CON RETTORI, MANZINI: SIAMO AL VOSTRO FIANCO PD: COSI’ COLLASSA MODELLO PUBBLICO DI STUDIO, DOV’E’ LA DESTRA?
(DIRE) Bologna, 21 lug. – La protesta dei rettori dei quattro Atenei emiliano-romagnoli contro i tagli del Governo (160 milioni di euro nei prossimi cinque anni) trova immediatamente sponda sia tra le istituzioni che tra i parlamentari del Pd (i quali denunciano il tentativo dell’esecutivo di portare al collasso l’universita’ pubblica). “La Regione- annuncia l’assessore regionale all’Istruzione Paola Manzini- e’ al fianco degli atenei in questa battaglia”. Anche perche’ per viale Aldo Moro, dietro alla trasformazione in fondazioni delle Universita’, sottolinea l’assessore, c’e’ il pericolo reale che “si apra un processo di vera e propria privatizzazione dei nostri Atenei, e questo non e’ il primo atto di indebolimento che le Universita’ devono sopportare”. La riunione straordinaria congiunta dei senati accademici degli Atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara che si e’ svolta quest’oggi sotto le Due Torri, dunque, “e’ una iniziativa importante, perche’ riunisce le quattro universita’ della nostra regione e perche’ il tono utilizzato dai rettori e’ propositivo e non solo di denuncia”. Si e’ parlato cioe’, dice Manzini, “in un’ottica di riorganizzazione. Anche se, quando si parla di riforme, e’ molto difficile partire dal taglio drastico delle risorse”.
Anche i parlamentari del Pd Sandra Zampa, Albertina Soliani, Donata Lenzi e Gianluca Benamati appoggiano la lotta dei rettori: “Ci preoccupano tagli cosi’ penalizzanti per le risorse degli Atenei mentre il ministro Gelmini ha sospeso la realizzazione del tanto atteso organo di valutazione esterno”.
(SEGUE) (ER) ATENEI. REGIONE CON RETTORI, MANZINI: SIAMO AL VOSTRO… -2-
(DIRE) Bologna, 21 lug. – Insomma, per Zampa, Soliani, Lenzi e Benamati, “si sta portando al collasso il modello pubblico di studio universitario che ha fino ad oggi garantito accessibilita’ allo studio superiore a tutti i nostri giovani”. I parlamentari democratici concludono il loro intervento con una nota polemica nei confronti dei loro colleghi di centrodestra. “Siamo stupiti dell’assenza dei colleghi della destra che oggi hanno disertato questa importante occasione di dialogo e confronto. Cazzola, Mazzuca, Raisi, Garagnani, Palmizio non hanno davvero niente da dire davanti al grido d’allarme delle nostre Universita’?”. Comunque, se il Governo non torna sui suoi passi, spiega Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione alla Camera, “si preclude l’accesso ai giovani insegnanti e ricercatori e allo stesso tempo non si mette in campo alcuna strategia per innovare la qualita’ della didattica e della ricerca. Se gli Atenei potranno assumere giovani lo faranno solo grazie ai 140 milioni stanziati dal governo Prodi“. Perche’ il provvedimento dell’esecutivo prevede infatti un limite del turnover delle assunzioni del personale pari al 20% delle cessazioni di servizio verificatesi nell’anno precedente. A conti fatti un giovane ogni cinque professori in pensione.
(Dak/ Dire) 18:56 21-07-08
UNIVERSITA': ATENEI E-R CONTRO TAGLI, SERVE TAVOLO NAZIONALE REGIONE E PD SOLIDALI; GARAGNANI (PDL), ATENEI SPENDACCIONI (ANSA) – BOLOGNA, 21 LUG –
I rettori, i Senati accademici e i Cda delle quattro Universita’ dell’Emilia-Romagna si sono riuniti in seduta congiunta per protestare ancora una volta contro i tagli del Decreto 112/08 (meno 160 milioni in cinque anni dal 2009 per i quattro Atenei, oltre 93 solo a Bologna). Un appuntamento non solo per contestare. ‘Chiediamo sia riconosciuta al sistema universitario – sottolinea una bozza del documento prodotto in riunione – la possibilita’ di andare oltre la giusta protesta contro i tagli di bilancio, per individuare le misure concrete di sviluppo e di riequilibrio’. Le quattro Universita’ propongono infatti ‘l’apertura urgente di un tavolo nazionale di discussione e di progettazione degli interventi’. Oltre ai 93,4 milioni di tagli per Bologna e la Romagna, ci sono i 30,3 in meno per Parma, i 20,6 per Modena e Reggio Emilia, i 17,1 per Ferrara. ‘La Regione e’ al fianco degli Atenei in questa battaglia, per conquistare maggiori investimenti per la ricerca e la didattica, consapevole che il sapere rappresenta la risorsa principale per il futuro del Paese’. Lo dichiara in una nota l’assessore regionale all’Universita’, Paola Manzini, dopo aver partecipato alla riunione e apprezzando ‘il tono utilizzato dai rettori: e’ propositivo e non solo di denuncia. Ho sentito la disponibilita’ a fare la propria parte, in un’ottica di riorganizzazione. Anche se, quando si parla di riforme, e’ molto difficile partire dal taglio drastico delle risorse. Non possiamo neanche negare – prosegue – che la trasformazione in fondazioni delle universita’ apra un processo di vera e propria privatizzazione dei nostri Atenei, e questo non e’ il primo atto di indebolimento che le Universita’ devono sopportare’.
‘Piena solidarieta”, ai rettori e al personale, e’ arrivata poi dai parlamentari Sandra Zampa, Albertina Soliani, Donata Lenzi e Gianluca Benamati del Pd, e in una diversa nota anche da Manuela Ghizzoni, capogruppo in commissione Cultura della Camera, anche loro alla riunione. Le nostre Universita’ sono fortemente attrattive, tra le migliori del Paese, meta di studio anche di un numero sempre maggiore di studenti europei e non solo. Ci preoccupano tagli cosi’ penalizzanti mentre il ministro Gelmini ha sospeso la realizzazione del tanto atteso organo di valutazione esterno. Si sta portando al collasso il modello pubblico di studio universitario che ha fino ad oggi garantito accessibilita’ allo studio superiore a tutti i nostri giovani’. La trasformazione delle Universita’ in Fondazioni di diritto privato ‘non puo’ essere prospettata senza il vero coinvolgimento di tutte le componenti del mondo accademico e senza un’adeguata discussione in Parlamento’. ‘Siamo stupiti – concludono – dell’assenza dei colleghi della destra che oggi hanno disertato questa importante occasione di dialogo e confronto. Cazzola, Mazzuca, Raisi, Garagnani, Palmizio non hanno davvero niente da dire davanti al grido d’allarme delle nostre Universita’?’. Ma per l’on.Fabio Garagnani (Pdl) sono ‘eccessive le preoccupazioni dei quattro rettori’ e dai rettori si sarebbe aspettato ‘un maggior senso delle istituzioni, ed in particolare l’ammissione delle responsabilita’ che alcuni Atenei, fra cui Bologna, hanno avuto nella degenerazione del sistema universitario nazionale che sicuramente vive al di sopra delle proprie possibilita’ difendendo quando gli conviene l’autonomia universitaria e, nello stesso tempo, pretendendo un flusso di denaro costante da parte dello Stato’. Parla di ‘disfunzioni’ a ‘Bologna rappresentate in varie interpellanze presentate al Governo, come pure la richiesta d’ispezione’, ma ‘riconoscendo che ci sono punte d’eccellenza anche a Bologna’. Secondo Garagnani, il Decreto ‘all’esame del Parlamento responsabilizza il corpo docente e soprattutto crea sinergie nuove attraverso lo strumento delle fondazioni che deve essere compreso nelle sue potenzialita”. Secondo il deputato del Pdl e’ poi una ‘inammissibile interferenza’ l’intervento della Giunta regionale, ‘che da’ l’idea – afferma -, con la compiacenza dei rettori, di fare pure propaganda politica’. Restano ‘i problemi dell’Universita’ italiana – prosegue – quali un eccessivo numero di piccoli Atenei, le migliaia di insegnamenti inutili e scarsamente frequentati, la differenza nelle modalita’ di conferimento del titolo di studio fra Ateneo ed Ateneo, la necessita’ della ricerca e degli scambi internazionali, configurano un quadro complesso che occorrerebbe affrontare con animo libero da condizionamenti ideologici e soprattutto nella percezione che non sono piu’ ammissibili rendite di posizione’.