In questi giorni si è tornati a discutere delle dimissioni di Romano Prodi dalla presidenza del Partito Democratico.
A nessuno sfugge il valore di questo tema: Prodi è un padre fondatore di quel partito che ha nell’Ulivo il suo nucleo storico. Senza la sua tenacia e il suo intelligente lavoro, il PD non sarebbe mai nato. E’ del tutto condivisibile, dunque, l’auspicio di Rosy Bindi affinché l’assemblea del Partito respinga le sue dimissioni.
Ma al tempo stesso è del tutto evidente che la decisione del Presidente Prodi debba essere accolta e pienamente rispettata. Le sue dimissioni sono un atto di coerenza politica e anche da questo punto di vista possono essere considerate esemplari.
Per quanti tuttavia hanno creduto nel progetto politico dell’Ulivo e pensano che esso resti il vero nucleo vitale del PD, il Presidente Prodi resta un punto di riferimento e una guida. Non è necessario avere cariche formali per continuare a fare politica.
Noi non abbiamo dimenticato le parole pronunciate il 6 marzo 1995 da Romano Prodi:
“L’Ulivo e’ forte, resistente, ben radicato nella sua terra.
E` l’albero di un’Europa mediterranea, che conosce il mare e la montagna, la pianura, i laghi e le colline.
Ama il sole e … resiste all’inverno.”
E’ cosi’ che deve diventare anche il Partito Democratico che vogliamo.