MIGRANTI. MINORI SOLI, ZAMPA: INSUFFICIENTE APPLICAZIONE DELLA LEGGE
L’onorevole promotrice della legge 47 del 2017 indica alcune lacune: “I minori sono ancora concentrati nei luoghi di sbarco. E questo impedisce una reale accoglienza”. I tutor sono oltre 5 mila, “ma non vengono fatti gli abbinamenti con i minori”. “Mancano i decreti attuativi”
Articolo su Redattore Sociale del 29 maggio 2019
Milano – A due anni dalla sua approvazione, a che punto e’ l’applicazione della legge 47 del 2017 per la tutela dei minori stranieri non accompagnati? “Non siamo ancora alla sufficienza” afferma l’onorevole Sandra Zampa, da cui la legge stessa prende il nome.
La deputata del Pd, che piu’ si e’ spesa per questa legge, ne traccia il bilancio intervenendo a Milano all’incontro, organizzato dalla Fondazione L’Albero della vita, sul tema degli affidi familiari dei minori arrivati in Italia senza genitori.
Tre sono le lacune nell’applicazione della legge. “I minori sono ancora concentrati nei luoghi di sbarco – sottolinea l’onorevole Zampa – . E questo impedisce una reale accoglienza dei minori stessi”.
La legge stabilisce che la formula prioritaria di accoglienza dovrebbe essere quella dell’affido familiare. Ma il 30% e’ ancora in strutture di accoglienza siciliane. L’altra regione in cui si concentrano piu’ minori stranieri soli e’ la Lombardia (il 10%), attratti dalle opportunita’ che offre Milano. Solo distribuendoli in tutte le regioni e’ possibile puntare sull’affido.
Il secondo fronte critico nell’applicazione della legge Zampa e’ nella figura dei tutori volontari. Sono oltre 5 mila i cittadini che si sono resi disponibili, “ma non vengono fatti gli abbinamenti con i minori”, denuncia l’onorevole Zampa.
E, infine, manca buona parte dei decreti attuativi, in particolare quello che deve regolare l’accertamento della reale eta’ dei minori.
Negli ultimi due anni il numero dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste e’ diminuito (come del resto anche il numero degli adulti). “Le carceri libiche possono raccontarci molto su quale fine abbiano fatto questo ragazzi e bambini – afferma l’on Zampa – . Per questo penso sia fondamentale aprire corridoi umanitari e su questo la risposta
deve essere anche europea“. (Dp)