Il confronto che ieri si è svolto alla prima direzione del PD post Congresso, sta in due aggettivi: autentico e trasparente. Utile dunque anche perché si é concluso con una votazione dopo un troppo lungo periodo di unanimismo apparente. Ma la portata dei problemi che attendono soluzione è ancora tutta davanti a noi.
L’Italia esigerebbe un sistema istituzionale efficiente, un governo incisivo nella sua azione, una classe politica e dirigente autorevole per affrontare con efficacia la crisi che ha investito famiglie e imprese. Ma le riforme non sono state fatte, e ogni giorno che passa ci si accorge di quanto siano gravi le conseguenze.
Incalzati dall’urgenza occorre davvero far appello alla saggezza dimostrandosi capaci di ascoltare i nostri elettori e la società italiana: dopo tanta attesa sarebbe compresa e apprezzata una legge elettorale che non restituisse la possibilità di scelta del candidato da eleggere in Parlamento? Credo di no. E poiché penso che non possiamo permetterci di deludere l’aspettativa grandissima degli italiani mi auguro che possa prevalere un sistema elettorale che consenta agli elettori di potersi scegliere l’eletto garantendo al tempo stesso governabilità.