L’augurio a San Suu Kyi, l’augurio alla Birmania
Articolo di Sandra Zampa ed Albertina Soliani su La Stampa del 19 giugno 2014
Oggi Aung San Suu Kyi compie 69 anni. E’ un compleanno importante per tutti.
Da più di 25 anni la sua vita si è identificata con i destini della Birmania, della libertà del suo popolo e della democrazia. Un lungo cammino politico ed esistenziale ad un tempo, che ha avuto inizio nei giorni dell’agosto del 1988, i giorni della rivolta degli studenti repressa dai militari nel sangue. Mossa da quegli avvenimenti Aung San Suu Kyi assunse la guida del cambiamento fondando la Lega Nazionale per la Democrazia. Dalla vittoria elettorale nel 1990, cancellata dalla dittatura militare, ai lunghi anni degli arresti domiciliari, dal Premio Nobel per la Pace conferitole nel 1991 alla liberazione nel novembre 2010 fino alla elezione in Parlamento il 1° aprile 2012, ha vissuto ogni giorno in totale fedeltà alla sua scelta iniziale: il futuro democratico del suo Paese, la dignità della vita di ogni persona.
Cruciale è il cambiamento della Costituzione, che il regime fece approvare nel 2008 con pesantissime clausole antidemocratiche: il 25% dei seggi è riservato ai militari, ad Aung San Suu Kyi è impedito di candidarsi alla Presidenza, il 75% del Parlamento decide l’approvazione delle leggi. Ma recentemente la Commissione istituita per studiare le modifiche alla Costituzione, nella quale il partito di governo è maggioranza, ha deciso che non vi è bisogno di cambiare la Costituzione. Un rifiuto destinato a impedire la possibilità di un’autentica democrazia.
Aung San Suu Kyi continua a scegliere il cambiamento per il bene della Birmania, perché non basta l’apertura al mercato senza le regole e i valori democratici, senza la lotta alla corruzione, senza istruzione e sanità per il popolo, senza la pace tra le etnie, senza il rispetto delle minoranze.
La sua scelta è esemplare: la partecipazione del popolo, il risveglio delle coscienze, la libertà dalla paura. Sceglie la via della non violenza mettendo a disposizione la sua vita, il suo pensiero, la sua storia, si confronta con l’esercito, gli chiede di partecipare alla costruzione democratica, di uscire dagli spazi delle istituzioni, di mettersi al servizio del popolo.
Questo è il tempo del cambiamento per la Birmania, i prossimi giorni e mesi saranno decisivi. La comunità internazionale deve ora far sentire alta la sua voce perché sia rispettato il diritto e siano cancellate le norme discriminatorie e antidemocratiche della Costituzione.
L’Italia è vicina alla Birmania. Nel suo recente viaggio nel nostro Paese Aung San Suu Kyi ha ricevuto il nostro abbraccio e ha sentito la solidarietà dell’Italia nell’incontro con il Presidente della Repubblica, con il Parlamento, con il Governo, con le città di Roma, Bologna, Parma e Torino e con Papa Francesco ha condiviso la convinzione che solo la spiritualità può affrontare la grande sofferenza del mondo.
Questi sono i giorni per il nostro impegno politico. Proprio ieri alla Camera dei Deputati è stata discussa e approvata una mozione che impegna il Governo a sostenere il processo democratico in Myanmar e il cambiamento dell’attuale Costituzione. Il semestre di Presidenza italiana dell’UE, che si apre il 1° luglio, deve vedere l’Italia protagonista di una nuova iniziativa politica dell’Europa verso la Birmania. Nei suoi recenti viaggi in Europa Aung San Suu Kyi ha dato la sua testimonianza, oggi è tempo di sostenere senza esitazioni la sua azione che sarà un vantaggio non solo per la Birmania ma per il mondo intero. Quest’autunno, a Napoli, è previsto un summit dell’ASEAN, l’Alleanza dei Paesi del Sud Est Asiatico ora guidata dal Myanmar, con l’Unione Europea. Stabilità, collaborazione, sviluppo economico sono nelle attese che riguardano i rapporti tra Europa e Asia, ma nulla sarà sicuro senza una vera democrazia. Affidiamo al Ministro degli Esteri Mogherini la responsabilità di assumere una nuova iniziativa verso la Birmania, sostenendo il grande impegno di Aung San Suu Kyi. Una donna così grande e così vicina, che ci rappresenta tutti.
Molti auguri, Suu Kyi! Molti auguri dall’Italia che ti vuole bene. Molti auguri dall’Italia che è con te.
On. Sandra Zampa
Presidente dell’Associazione Parlamentare “Amici della Birmania”
Sen. Albertina Soliani
Ex Presidente dell’Associazione Parlamentare “Amici della Birmania”