Le Primarie sono un esercizio di democrazia che richiede una scelta tra idee e progetti, non tra correnti e componenti del PD. Solo così si rivelano utili a rafforzare il Partito e il loro vincitore.
Per questo è davvero sbagliato che, per evitare oggi un confronto tra candidati di una stessa area, quella cosiddetta “renziana”, si cerchi altrove una personalità tale da pretendere di considerare azzerate l’esigenza e l’opportunità delle Primarie in Emilia Romagna.
Questa eventualità rappresenterebbe un precedente grave nella vita del PD e sarebbe davvero sorprendente che venisse avallata dal Segretario Renzi, sostenitore ed interprete di Primarie vere.
La soluzione politica alla successione di Vasco Errani è già stata stabilita dai democratici dell’Emilia Romagna che hanno scelto di individuare attraverso le Primarie il candidato del centro sinistra alla Presidenza della Regione.
Non si comprenderebbe oggi la ragione di soluzioni politiche diverse individuate altrove. Non potrebbero che apparire come un’imposizione calata dall’alto, anche in contraddizione con l’ispirazione federalista che ha accompagnato la nascita del PD.
SZ