Infanzia, il Garante un’istituzione che va valorizzata
Intevrento di Sandra Zampa su Il Messaggero del 7 febbraio 2016
Intorno al rinnovo del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, si leggono curiose considerazioni che riducono, quando non sviliscono, il valore di quella figura. Non c’è conquista che non rischi di essere messa in discussione quando una società, invece che reagire alla crisi rilanciando i propri valori positivi, si ripiega su se stessa impaurita e rassegnata.
È un po’ quel che sta capitando a noi, in Italia, ma più in generale in Europa: invece che difendere le conquiste più belle, le mettiamo ogni giorno in causa facendoci scudo del triste: “non ce le possiamo più permettere“.
È un gran brutto segnale che ciò avvenga anche quando si tratta di tutela e promozione dei diritti delle persone ed è gravissimo se le persone in questione sono bambine, bambini, adolescenti.
Tutti nella necessità di essere rappresentati e di far arrivare la proria voce ovunque e specialmente dove il potere viene esercitato. Tutti, benché in misura diversa, nella necessità di essere tutelati e sostenuti nel diritto di crescere al meglio.
Per questo, nel 2011, fu istituito il Garante nazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza, dopo che, per anni, l’Italia era stata richiamata dall’ONU a colmare quel vuoto che altri paesi, firmatari della Convenzione Onu sui diritti di bambine, bambini e adolescenti, avevano da tempo riempito. Fatta a New York, nel 1989, la Convenzione è stata recepita dall’Italia nel 1991.
Ma la nostra Repubblica aveva trovato già nei padri costituenti un’attenzione straordinariamente moderna all’infanzia e all’adolescenza tanto da contenere un articolo sul tema e suggerire la nascita degli istituti necessari a tutelarla. La Costituzione è stata scritta per un paese capace di guardare lontano, di accogliere il futuro anticipandolo. Fu questo lo spirito con cui, personalmente, nel 2011 votai la legge istitutiva del Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Non ho cambiato idea da allora. Al contrario, difronte alla complessità e urgenza dei problemi che investono i bambini, le bambine e gli adolescenti, dal ciberbullismo alla povertà, auspico che i Presidenti di Camera e Senato cui è affidato il compito di nominare il Garante, sappiano compiere la scelta al più presto.
Sandra Zampa
Vicepresidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza