Intervento di Sandra Zampa all’incontro “Tutta un’altra musica. Civati+Marta Sui Tubi” di domenica 1 dicembre 2013
«La prima cosa che voglio dirvi è: grazie! Sono contenta di vedere tante persone e tanti giovani qui.
Voi siete la nostra speranza e il nostro futuro.
Vi devo avvertire però: scegliere Civati è parecchio scomodo.
Può capitarvi, per esempio, di svegliarvi una mattina e di trovare in giro per la città manifesti grandissimi con sopra l’invincibile simbolo dell’Ulivo e la data: 1996. Cominciano a chiamarvi al telefono tutti i cronisti della città. Qualcuno sospetta che tu stia per annunciare la nascita di un nuovo partito. Ti chiamano i fondatori, tutti gli ulivocultori fino a Parisi che pensa che tu sappia chi è l’autore e faccia la furba. Ma è contento se hanno un significato politico. E un significato politico ce l’hanno eccome. Dicono che noi sappiamo da dove veniamo e che le nostre radici cono salde. Fondamentale per costruire il futuro.
Scegliere Civati è scomodo perché ama la coerenza costi quello che costi. Ogni volta che in questo partito, o nel gruppo parlamentare, si assume un orientamento in dissenso dalla maggioranza e lo si fa per coerenza, dal giorno dopo tutti gli altri, quelli che si sono adeguati, invocano la parola “responsabilità” e ti guardano male. Ma la coerenza ha un prezzo che, sul lungo periodo, è ampiamente ripagata. Lo dice la storia. Lo dicono le vicende individuali come quella di Romano Prodi, che ci ha indicato il cammino e che dalla politica è uscito a testa alta non da “decadente”, ma dopo avere vinto due volte e senza mai piegarsi a compromessi per restare. Come un padre saggio ci dice oggi: cari miei, adesso cavatevala da soli. Fate vedere di cosa siete capaci.
Stare con Civati è scomodo ma istruttivo per chi voglia far bene alla democrazia. Ce lo insegna Aung San Suu Kyi alla cui parole affido la mia conclusione: “Anche se non sappiamo cosa accadrà, è necessario continuare nel miglior modo possibile, senza esitazioni, lungo la giusta via. Anche se non sappiamo cosa accadrà, è giusto partecipare a questa lotta….continuate semplicemente a fare ciò che credete giusto. I frutti dei vostri atti diverranno evidenti da soli in seguito. La responsabilità personale è di fare ciò che è giusto”.
Grazie Pippo per questa bella sfida!»
S.Z.