Investire sui bambini significa investire sul futuro del Paese

Intervento di Sandra Zampa al convegno di presentazione della “Dichiarazione di consenso in tema di abuso sessuale” organizzato dal Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia tenutosi a Roma l’11 settembre 2015

Carissimi amici,
avrei partecipato ai lavori di oggi con grandissimo piacere e interesse. Purtroppo un impegno assunto ormai da tempo me lo ha impedito.

Il fenomeno dell’abuso e della violenza sui minori è una drammatica realtà che riguarda troppe bambine e troppi bambini italiani ai quali si aggiungono i minori non accompagnati che giungono qui, in fuga da fame e guerre, con un vissuto davvero terribile alle spalle.

La ridefinizione da parte del CISMAI della Dichiarazione di Consenso, pubblicata nel 2001, dopo 15 anni dalla sua prima pubblicazione, sottolinea non solo il ruolo fondamentale di questo documento come strumento per comprendere e affrontare il fenomeno da parte di tutti gli operatori coinvolti, ma evidenzia come ancora sia attuale la necessità di continuare nel delicato impegno di prevenzione e intervento.

Silenzio da parte delle piccole vittime, delle famiglie, connivenza degli adulti, rifiuto psicologico da parte della società, inadeguatezza delle istituzioni, restano ostacoli ancora difficili da superare.

Ma molti passi in avanti sono stati compiuti e oggi la collettività ha acquisito un maggiore sensibilità, migliori sono gli strumenti clinici e terapeutici che consentono di affrontare e curare le ferite che questo reato orribile imprime così profondamente sui nostri bambini, tanto da segnarne la vita per sempre.

Due sono gli aspetti che vorrei sottolineare tra gli altri: la prevenzione e la necessità di conoscere la portata di questo fenomeno. Se è vero che  il Consiglio d’Europa indica che, considerando il sommerso, in Europa un minorenne su cinque è vittima di una qualche forma di abuso sessuale e tenuto conto che sono circa 91.000 in Italia i minori in carico presso i servizi, troppo spesso vittime di violenza sessuale, appare del tutto evidente come siano necessarie politiche adeguate, anche sul piano degli investimenti, che possano contrastarne la diffusione e verificarne il sommerso.

Prevenire significa migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle famiglie: dove la povertà culturale e materiale dilaga aumentano i fattori di rischio per la popolazione infantile, dove mancano adeguate strutture di accoglienza il sommerso aumenta.

Il nostro Paese investe troppo poco sull’infanzia. Troppo spesso ci troviamo costretti ad affrontare necessità gravi con strumenti operativi e giuridici inadeguati. Siamo lontani dagli obiettivi europei nelle politiche per l’infanzia. Dinnanzi a fenomeni come questo, capaci di segnare in negativo la vita di donne e uomini di domani, dovremmo invece essere in grado di sviluppare in modo capillare una profonda azione di prevenzione a cominciare dalla scuola, dalla famiglia, dalla società. Desta particolare allarme la nostra incapacità di comprendere che il nostro domani, il futuro della nostra nazione e del mondo, è rappresentato dai bambini di oggi che presto, con le loro scelte di vita e professionali, determineranno il futuro di tutti noi.

E’ grave come non si riesca a far prevalere il principio in base al quale gli investimenti in politiche a favore dei minori di età corrispondano alla migliore rendita che un paese possa immaginare per se stesso e per i suoi cittadini. Scarsa nutrizione, povertà materiale, scarsa istruzione, accesso non paritario agli studi superiori, alla musica e alle arti, allo sport, allo studio di una lingua straniera condannano oltre un terzo della nostra popolazione infantile. E’ difficile pensare ad una società che cresce e migliora se questi restano i dati di partenza. E’ difficile pensare che possa diffondersi una nuova cultura dell’infanzia che sappia davvero mettere al centro il superiore interesse del bambino, quando ancora dobbiamo lottare contro povertà materiali e culturali così diffuse nella nostra società. Eppure questa rappresenta una sfida irrinunciabile, un impegno politico ed etico al quale non è possibile sottrarsi.

Desidero ringraziare, prima di salutarvi, Il Cismai per l’impegno e la cura profusi nella tutela delle bambine e dei bambini maltrattati, così come tutte le associazioni che in questi anni di lavoro nella Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza ho incontrato e con le quali ho condiviso collaborazioni importanti. Ogni piccolo grande traguardo per il miglioramento delle condizioni dei bambini e degli adolescenti è un passo avanti nella costruzione di un mondo migliore.

Grazie
Sandra Zampa,
Vicepresidente Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza

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