Intervista di Tommaso Cinquemani a Sandra Zampa su Affaritaliani.it del 2 agosto 2013
Mentre nel Pdl procedono febbrili gli incontri per capire quale strategia adottare dopo la sentenza Mediaset, da più parti si chiede a Berlusconi di dimettersi per evitare il voto sulla sua decadenza da senatore in Giunta. “Le dimissioni sarebbero un bel gesto”, spiega ad Affaritaliani.it Sandra Zampa, onorevole del Pd vicinissima a Romano Prodi. Un passo indietro spontaneo metterebbe al sicuro l’esecutivo, ma in ogni caso “Berlusconi se ne deve andare dal Parlamento. Anche a costo di mettere in pericolo il governo”. La grazia da parte del Presidente della Repubblica? “Semplicemente impossibile”.
Onorevole Zampa, il Pd dovrebbe lottare perché Berlusconi venga dichiarato decaduto dalla carica di senatore?
“Dopo la sentenza definitiva il Pd deve andare fino in fondo. Berlusconi non può più stare in Parlamento. E’ tempo che la verità faccia il suo corso. Il Pd deve liberarsi dei ricatti e procedere al più presto con determinazione a voltare pagina. C’è una sentenza definitiva che afferma che Berlusconi è colpevole. E’ bene che tutti prendiamo atto di questa verità e che cambiamo registro. C’è poi una cosa che trovo incredibile”.
Che cosa?
“Ho trovato assolutamente inopportuno che la Rai abbia trasmesso nove minuti del messaggio politico di Berlusconi agli italiani. La televisione pubblica non può essere al servizio del Pdl, quale altro condannato al mondo si può permettere una cosa del genere”.
Berlusconi è stato più volte Presidente del Consiglio ed è il leader di un partito importante….
“La Rai avrebbe dovuto trasmettere una parte, non tutto il video intero. Altrimenti lo faccia sulle sue reti, ne ha tre. Da vent’anni ci cucchiamo questi videomessaggi. E’ arrivato il momento per tutti, per il Pd, per la destra, per la Rai, di tirare le somme”.
Cosa pensa della possibilità che Napolitano conceda la grazia al Cavaliere?
“Faccio mie le parole del Presidente Napolitano: è analfabetismo giudiziario. Quando ci sono altre pendenze giudiziarie, come nel caso di Berlusconi, non è neppure lontanamente pensabile concedere la grazia”.
Il governo Letta risentirebbe inevitabilmente di un voto contro Berlusconi in Giunta. Secondo lei dovrebbe fare un passo indietro e dimettersi, in modo da salvaguardare l’esecutivo da possibili fibrillazioni?
“Sarebbe un bel gesto da parte sua, ma al di là di questo da parte nostra noi dobbiamo fare quello che dobbiamo: la giustizia è uguale per tutti”.
Anche a costo di mettere a rischio il governo Letta?
“Anche a costo di mettere in pericolo il governo. Berlusconi se ne deve andare dal Parlamento. E il Parlamento non si può mettere in discussione per niente e per nessuno, perché si lederebbe un bene importantissimo che è la democrazia italiana”.
Trovo vergognoso che il servizio pubblico faccia di queste porcate. Perchè non fanno trasmettere videomessaggi a reti unificate anche a Totò Riina?
Avrebbe lo stesso diritto di qualunque altro pregiudicato o no?
Ah! dimenticavo i 10 milioni di italiani…!