Immigrati: Zampa (Pd), Bossi-Fini non e’ risposta a problema

(AGI) – Roma, 27 dicembre – Chiudere il capitolo aperto con la Legge Bossi-Fini: per ragioni umanitarie, certo, ma anche per le caratteristiche anti-economiche della normativa sull’immigrazione. A chiederlo è la vice presidente del Pd, Sandra Zampa.

“A cosa sono serviti, in termini di sicurezza, gli 11 anni trascorsi dall’approvazione, nel 2002, della così detta Bossi Fini? Non a diminuire i flussi migratori nel nostro paese, nè ad abbassare il tasso di criminalità. Allora c’è da chiedersi se, persino al di là delle questioni umanitarie che restano fondamentali, sia ancora possibile reggere, anche economicamente, un sistema basato su una legge restrittiva che non ha risolto il problema della sicurezza, nè quello dell’immigrazione massiccia e incontrollata”.

L’esponente del Pd spiega ancora che “l’Europa ci ha chiesto di stabilizzare e integrare i cittadini stranieri già residenti e favorire politiche dell’immigrazione che contengano i flussi migratori. Ossia investire in politiche di integrazione, le sole che potranno favorire davvero una diminuzione della criminalità riferita alla popolazione straniera. Per questo dobbiamo immediatamente approvare una legge che garantisca ai figli degli immigrati la cittadinanza italiana se vorremo che questi bambini e questi giovani si sentano finalmente parte di un Paese, con diritti e doveri certi”.

“La Germania nel 2007 e la Francia nel 2006 hanno definito piani nazionali per l’integrazione, in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea dopo il Consiglio di Tampere del 1999: contenere i flussi migratori e realizzare politiche che assicurino ai lavoratori stranieri piena parita’ di diritti e doveri. Se non cambieremo subito strada condanneremo il nostro Paese ad una insicurezza maggiore e continueremo ad esporlo ad un inutile spreco di risorse e denaro pubblico”.