(ER) SCUOLA BOLOGNA. ZAMPA (PD): REFERENDUM NON E’ IDEOLOGICO “NASCE DA SOFFERENZA PER CROLLO FONDI ALL’ISTRUZIONE PUBBLICA”
(DIRE) Bologna, 7 gen. – “La richiesta di indire un referendum a favore della scuola pubblica e’ ormai tutt’altro che ideologica.
La sottosegretaria Ugolini dovrebbe prendere atto che all’origine dell’iniziativa c’e’ piuttosto lo stato di sofferenza di tutti coloro che hanno dovuto registrare un progressivo venir meno degli investimenti sulla scuola pubblica e di attenzione al suo ruolo di promozione sociale e culturale”. E’ quanto dichiara Sandra Zampa, parlamentare del Pd ricandidata alla Camera.
“La scuola pubblica e’ il piu’ importante investimento sul futuro della nostra societa’ ma anche il baluardo delle opportunita’ di crescita sociale per chi ha meno. Non si puo’ invocare la spesa come un argomento che mette tutte le altre ragioni a tacere. Esiste la Costituzione e una legge sulla parita’ scolastica- Legge 10 marzo 2000, numero 62- che vanno applicate con rigore e pienamente.
Iniziative come quella assunta dai referendari- dice dunque Zampa in una nota- nascono perche’ per anni ci si e’ messi sotto i piedi la scuola pubblica: basta evocare il nome della Gelmini, che ha esordito con i grembiulini per tagliare il tempo pieno, per capire di cosa parliamo”.
difatti non c’è niente di ideologica nel volere salvagurdare l’ esistenza e il valore della scuola della repubblica, liaca e gratuita, per evitare la triste deriva che si intravede di privatizzarla, spartendone la gestione al privato confessionale e cooperativistico e forse peggio, anche confindustriale.
molto ambigua la legge 62 che andrebbe rivista profondamente, se non abolita.