Distacco fortissimo con i cittadini Renzi rimedi subito
Intervista di Paolo Rosato su Il Resto del Carlino del 28 giugno 2017
«Me l’ha detto un ferroviere: ‘Discutete se tingere di rosa la nave e non vi accorgete che sta imbarcando acqua’. Quell’elettorato non ci comprende più». È amara l’analisi di Sandra Zampa. Soprattutto perché lei, giornalista d’origine, spesso conversa con le persone, dovunqe. E percepisce chiaramente, oggi, quello scollamento che poi l’urna ha urlato al Pd.
«E’ stato colpito tutto – afferma la deputata ed ex vicepresidente del Pd -, i sindaci non vengono più valutati per l’attività svolta. Con la sconfitta di domenica, che va ammessa, è stato mandato un messaggio al Pd e al centrosinistra».
Quale?
«Che avremmo dovuto ascoltare di più le persone, c’è un distacco fortissimo. C’è il caso della foto di Sermenghi, la trovo allucinante. Poi in generale c’è stata troppa arroganza, troppi scontri interni, poco rispetto per gli altri».
Si riferisce a qualcuno in particolare?
«No. Dico solo che i litigi sono stati troppi. E oggi non siamo un partito simpatico, non arriviamo alle persone. E a me, in tutto questo preoccupa più di tutto il destino del Paese: in molti si sono dimenticati di cosa hanno combinato i governi Berlusconi. E ora gli stiamo consegnando
il Paese. Silvio, resuscitato del referendum».
Lei, prodiana, conosce bene il sigmficato delle alleanze e l’esperienza dell’Ulivo. Renzi parlando col QN ha detto che un allargamento a sinistra è inutile e si avvantaggia la destra.
«lo dico che dietro una coalizione deve esserci un progetto. Una coalizione non può essere un simulacro. Stare insieme vuoi dire condividere un’idea di Paese. Questo i cittadini non l’hanno percepito. E infatti abbiamo perso a Genova. Renzi forse non lo capisce, ma il partito non basta a se stesso»
L’alleanza coi civici è la chiave?
«Lo dicevamo già con Prodi 20 anni fa. La società deve venire con te, deve rispettare l’idea che hai della politica e delle soluzioni ai problemi del Paese. La vittoria dei civici è proprio il segno della sfiducia nel Pd».
Pizzarotti?
«Doveva essere intercettato 3 anni fa. Ma anche lui avrebbe potuto aprirsi a noi».
E ora cosa si aspetta da Renzi?
«Mi aspetto una proposta, l’apertura di un dibattito, una vera riflessione che non c’è stata. Una legge elettorale chiara su chi governa e cosa si governa. Altrimenti gli elettori si arrabbieranno ancora di più».