“Parlamento eluso? No, c’è la necessità di decidere in fretta La proroga è saggia”
Zampa: noi consapevoli dei limiti al Paese

Intervista di Virginia Piccolillo a Sandra Zampa su Il Corriere della Sera del 12 luglio 2020

La presidente Casellati vuole far votare lo stato di emergenza perché lamenta, per il Parlamento, un trattamento da “invisibili”. Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, è così?

“Il Parlamento è sempre stato rispettato. Necessità e urgenza sono sotto gli occhi degli italiani che possono giudicare se c’era o no la fretta di decisioni del cui peso, anche in tema di limitazioni, siamo sempre stati consapevoli”.

L’opposizione dice che vi siete sottratti al confronto. “Mai”. Che differenza c’è con i famosi “pieni poteri”?

“Non li vogliamo, nè li abbiamo mai chiesti. Abbiamo chiesto al Paese di poter decidere in fretta. E, una volta illustrate le ragioni, credo che la proroga dello stato di emergenza sia legittima e saggia”.

Perché?

“Nessuno potrebbe essere perdonato se perdesse tempo sapendo cos’ è il Covid oggi“.

Ci sono problemi sul Mes?

“Ho rispetto del M5S e del suo travaglio. Ma penso che tocchi al viceministro Sileri spiegare, in modo trasparente, le ragioni per cui il Mes serve alla salute e i benefici”.

Quali?

“Potremo aumentare gli stipendi a medici e infermieri ospedalieri, tagliare le liste di attesa, migliorare la rete di medici di famiglia, dare più fondi alla ricerca”.

Ma a quali condizioni?

“Non ce ne sono. Dicano la verità e usino la piattaforma Rousseau per interrogare il proprio popolo. Anche in vista di un futuro che pensi non alle politiche ma alla politica”

Che differenza c’è?

“Con l’M5S è stato un incontro casuale, dettato da circostanze politiche anomale. È venuto il momento di aprire una vera interlocuzione”.

Non c’è già?

“Chi lo sta facendo?”

Zingaretti?

“Non mi risulta che ci sia un vero lavoro di confronto in corso. E invece è urgente guardare al futuro con l’M5S. Oggi siamo più forti dopo aver condiviso scelte così difficili. E sarebbe un antidoto al cambio di casacca”.

E il centrosinistra?

“È ancora più urgente lavorare a un fronte largo che vada da Leu a Italia Viva, e che trovi uno spazio per i più giovani: dalle Sardine ai Friday for future. Non possiamo ricordarci di loro solo quando si vota. Ci si arrende al proporzionale quando non si ha l’ambizione di farcela. Prodi voleva il maggioritario perché ha sempre corso per vincere”.

Contro Berlusconi. Ora invece vuole l’alleanza?

“Assolutamente no. Ma occorre distinguere tra sovranisti ed europeisti. In nome dell’Europa non ci sarebbe nulla di scandaloso se Berlusconi votasse con la maggioranza per il Mes. L’atteggiamento differente si è visto anche nell’emergenza. Da Berlusconi mai attacchi sono arrivati a mettere in discussione la salute. Invece Meloni e Salvini sono stati simili a Bolsonaro”.

In che senso lo dice?

“Sul chissenefrega alle mascherine. Gli insulti alla Camera. La Lega che diceva: ‘Ce l’avete con la Lombardia. Berlusconi è stato più rispettoso.

Però ora è da FI, con Casellati, che vi si accusa di ignorare il Parlamento.

“Ognuno recita la sua parte”.