Zampa; “Governo con Fi? Nulla è da escludere. E sul Mes i 5S decidano votando su Rousseau”
La sottosegretaria alla Salute, prodiana, interviene sull’apertura del Professore a Berlusconi (“non ci sono tabù”). E chiede alla maggioranza giallo-rossa di evitare immobilismo e veti
Intervista di Giovanna Casadio a Sandra Zampa su Repubblica.it del 9 luglio 2020
“Sul Mes i 5Stelle interroghino i loro elettori e sostenitori attraverso la piattaforma Rousseau, come hanno fatto del resto in altre occasioni. E il mio collega alla Sanità, il vice ministro grillino Pierpaolo Sileri chiarisca ai suoi in cosa consiste l’opportunità di 36 miliardi senza interessi dalla Ue per garantire un accesso alla salute senza liste d’attesa e con meno disuguaglianze territoriali”. Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, prodiana, chiede alla maggioranza giallo rossa di evitare immobilismo e veti. E sull’apertura a Berlusconi, su cui Prodi ha detto che non ci sono tabù, spiega: “Non sarebbe certo scandaloso se Forza Italia partecipasse al voto sul Mes con la maggioranza, per il resto vedremo…nulla è da escludere in una condizione straordinaria”.
Sottosegretaria Zampa, il governo è necessario che cambi passo?
“E’ indispensabile che cammini in modo più spedito. Dopo un serio e rapido confronto sui bisogni del paese, una volta assunte le decisioni, si deve procedere senza veti. Il Mes è un esempio. Non il solo. Abbiamo saputo trovare una voce univoca nei momenti drammatici e difficili di scelte, come quelle durante il lockdown, di condizionare e sospendere i diritti individuali e collettivi. Sarebbe sciocco non capire che siamo più forti e, se ce la siamo cavata rappresentando persino un esempio in Europa e nel mondo durante la gestione dell’emergenza sanitaria, perché dovremmo oggi non farcela?”.
Ma sul Mes si resta al palo e prevalgono i veti dei grillini?
“E’ incomprensibile. Nel rispetto dei 5 Stelle, dei malesseri e dei dubbi dei loro sostentori, li sollecito a interrogarli. Tante volte hanno usato la piattaforma Rousseau, lo facciano anche ora. Informino però e chiariscano davvero in cosa consiste l’opportunità che l’Europa ci mette a disposizione. Poi il loro popolo decida. A noi che stiamo al ministero della Salute, a cominciare dal vice ministro il grillino Sileri, spetta il dovere di spiegare ai cittadini quali benefici avrebbero da questo straordinario strumento: 36 miliardi senza interessi che ci permetterebbero di garantire un accesso alla salute senza liste d’attesa , con meno disuguaglianze territoriali, più ricerca, più riconoscimenti concreti ai medici anche in termini di stipendi”.
Ma lei teme una sorta di immobilismo nel rapporto spesso teso tra Pd e 5Stelle?
“Ho visto cosa è accaduto con il secondo governo Prodi in cui i veti incrociati hanno determinato danni irrecuperabili presso l’opinione pubblica. L’errore dei veti e dei ricatti non va ripetuto, da qualsiasi parte arrivino si ritorcono contro chi li consuma. Questo governo ha una ragione d’essere ancor più necessaria di quando è partito”.
Un’alleanza dem-grillini deve essere un progetto politico?
“E’ venuto il momento di mettere mano a quel centrosinistra largo di cui il segretario Zingaretti ha sempre parlato, riprendendo un filo con tutti quei movimenti, penso a Fridays for Future, alle 6000 sardine a cui dobbiamo molto e non ce ne possiamo ricordare solo quando ci servono. E poi ci vuole il dialogo con i 5Stelle, a partire dalle Regionali di settembre che non si vede perchè dobbiamo regalare alla destra”.
Tuttavia Prodi ha detto nell’intervista in piazza a Bologna a Repidee, che non è tabù aprire a una maggioranza con Berlusconi.
“Prodi ha indicato nella solida adesione ai valori europei e all’europesimo – che è un tratto dell’identità di Forza Italia – il vero punto discriminante tra le forze in campo. Lo spartiacque. Da un lato i sovranisti, dall’altro gli europeisti. Mai come in questo momento l’Europa fa la differenza. La diversità nel centrodestra si è toccata con mano anche nell’emergenza, del resto. Berlusconi e Forza Italia hanno mostrato in molte occasioni sostegno al lavoro del governo e rispetto anche personale”.
Berlusconi ha declinato comunque qualsiasi invito. Un governo largo con Fi non è dietro l’angolo?
“No. La maggioranza è autosufficiente. Non sarebbe però scandaloso se Berlusconi partecipasse al voto con la maggioranza sul Mes. Per il resto, si vedrà. Se ci fosse una erosione della maggioranza con altri cambi di casacca – penso a quei parlamentari che si sono trasferiti dai 5Stelle alla Lega – in una condizione del tutto straordinaria, nulla è da escludere”.
Si sta anche lavorando a una nuova legge elettorale proporzionale, lei è sempre stata contraria in nome del maggioritario. Lo è ancora?
“Considero il proporzionale una scelta sbagliata, miope e rinunciataria. A me comporta tra l’altro una nota di sofferenza perché è l’ultimo mattone che si sottrae al progetto ulivista”.