GIUSEPPE CIVATI + MARTA SUI TUBI
Live @ Estragon Bologna
Inizio ore 16
Cena ore 20
Inizio concerto ore 21
INGRESSO GRATUITO
Carissimi amici,
il 1 dicembre GIUSEPPE CIVATI sarà a Bologna
Anche io ci sarò. Vorrei spiegarvi perchè.
Avrete di certo letto dei manifesti dell’Ulivo del ’96, comparsi a Bologna e poi sostituiti da quelli con l’immagine di Civati. Ripeto a voi quello che ho risposto a chi me lo ha chiesto: non ne sapevo niente, però quella suggestione mi è piaciuta e mi piace.
L’Ulivo fu una intuizione politca straordinaria che entusiasmò tanti, anche i più giovani. Perché parlava a loro del futuro, del domani dell’Italia e dell’Europa.
Era la sfida di Davide contro Golia, noi Davide e gli altri Golia e si sa che Davide era un giovanetto, ma vinse. L’Ulivo fu un momento straordinario di unità e speranza. Anche Civati era tra i giovani dei “Comitati per l’Italia che vogliamo” insieme a tanti altri.
La mia stessa storia politica comincia con la messa a dimora dell’Ulivo per proseguire nel Pd che in quella storia affonda le proprie radici. Quel progetto ha incontrato ostacoli e scontato errori gravissimi tanto che oggi ci chiediamo se sia mai nato davvero il partito tenuto a battesimo da Romano Prodi nel 2007 e che, non per un incidente, ha nel proprio simbolo un ramoscello di Ulivo.
Sta a noi ora riprendere il cammino. L’eredità di quegli anni appartiene a chi la interpreta autenticamente e la declina nella novità del presente. Una capacità che riconosco a Civati determinato a non farsi portare via una storia che appartiene a tanti e che resta la nostra storia più bella.
Anche per questo va sostenuto il suo impegno.
Con Civati, nei mesi scorsi, abbiamo combattuto una battaglia perché le primarie fossero aperte ai simpatizzanti, al popolo di centro sinistra non iscritto. Ora la partecipazione deve essere grande. C’è bisogno di tutti per cambiare e pretendere cambiamenti.
La tentazione astensionista, dopo la sconfitta elettorale, le larghe intese e le delusioni piccole o grandi, è in agguato.
Ce lo ha ricordato lo stesso Civati citando i dati impietosi sulla mancata partecipazione degli iscritti al voto per i segretari provinciali. Con lui condivido la preoccupazione che in troppi prevalga la sfiducia.
Per cambiare le cose bisogna esserci. Il confronto congressuale ci pone infine difronte a una seria riflessione circa il governo delle larghe intese oltre che su quale partito vogliamo e per quale paese. Civati ha assunto posizioni coerenti pagandone il prezzo.
Noi siamo convinti che la credibilità smarrita dal Pd sia recuperabile solo nella coerenza.
Se Civati avrà un buon risultato potremo contribuire alla scelta del prossimo candidato alla Presidenza del Consiglio, contrastare con forza la formazione di governi strabici, che guardano da ogni parte e rischiano di perdere di vista la parte più debole del Paese, le persone che non hanno lavoro, che perdono ogni giorno potere d’acquisto e con quello i diritti, le persone con difficoltà di inserimento perchè ammalati, perchè disabili, perche diversi, i giovani e i minori di età che sono il nostro futuro.
Mi fermo qui. Il resto ce lo dirà Civati domenica.
Vi aspetto,
S.Z.