Sostengo Daniela Vannini che stimo e conosco, per il suo rigore e per la sua passione politica.
Potete leggere qui la dichiarazione di Daniela.
S.Z.
Ci ho riflettuto parecchio – sebbene sia al termine di un bellissimo viaggio di nozze in Africa – e sono arrivata a questa conclusione: se pensi di avere qualcosa da dire, la forza e la passione per continuare a combattere per una politica diversa e un profilo differente da quelli che si stanno proponendo, è giusto accettare questa sfida.
So che diverse persone stanno proponendo il mio nome nelle Assemblee per il Consiglio Regionale e tanti altri mi stanno scrivendo per sapere se sono disponibile ad assumermi questo impegno: per rispetto a loro e per consentire ad altri di poter fare una valutazione completa sui profili in campo, colgo l’occasione per dirvi come la vedo.
Se dai territori emergerà un largo consenso sul mio nome e se il Partito riterrà che possa essere un arricchimento della lista, io ci sono.
Ci sono al di là delle correnti e nonostante le solite logiche; ci sono per quello che ho fatto e continuo a fare nella mia vita e in politica; ci sono con la mia idea di una politica seria e innovatrice, che rifiuta la demagogia e ricerca il cambiamento vero, che si costruisce con impegno, giorno dopo giorno, su competenze e credibilità e che sa essere coraggiosa, coerente e trasparente.
Non credo che basti essere donne o giovani per sapere o voler promuovere il cambiamento e certamente troppo spesso donne e giovani sono tenuti ai margini della politica, specie se non sono accondiscendenti verso chi conta; ma certamente, quando viene data loro la possibilità di agire o, ancora di più, quando se la conquistano, sanno fare la differenza e battersi con coraggio per le proprie idee.
E questo è ancora più vero quando hanno un lavoro completamente estraneo alla politica. Sono convinta da sempre, infatti, che questo sia l’unico modo per poter non solo leggere la realtà ma viverla sulla propria pelle, essere sempre coerenti e sentirsi liberi di fare le battaglie in cui si crede.
In questi anni, da Responsabile Diritti e Migranti del PD di Bologna, ho lottato per costruire un Paese più giusto e meritocratico, che riconoscesse diritti negati o difficilmente riconosciuti e per rendere il nostro Partito più coraggioso e lungimirante su questi temi; per questo abbiamo tra l’altro promosso e organizzato a Bologna nel 2011 la I Festa nazionale dei diritti del PD, con più di 50 dibattiti e 14 seconde serate.
Inoltre ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo di consigliere provinciale dal 2009 e dal 2011 di vicecapogruppo del PD, un’esperienza che si è conclusa a Giugno e che mi ha consentito di accrescere le mie competenze e di conoscere molto meglio il nostro territorio.
Per tutto questo ho deciso di esserci, insieme a tutte le persone che me lo chiedono e a quelle che vorranno accompagnarmi in questo nuovo viaggio, con la stessa passione che mi portò nel 2007 ad avvicinarmi alla politica per contribuire alla nascita del PD, costruendo l’Associazione del Partito Democratico dell’Emilia Romagna, e con la stessa determinazione che mi ha portato in questi anni a continuare a lottare dentro il PD per cambiare la politica.
Daniela Vannini