COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
COMUNICATO STAMPA
La notizia secondo la quale il governo avrebbe previsto la soppressione dell‘Osservatorio nazionale per l’infanzia desta in noi tutte, componenti della Commissione bicamerale per l’adolescenza e l’infanzia, viva preoccupazione e profondo dissenso.
In una situazione di crisi economica e sociale come quella che l’Italia sta vivendo, sono almeno due milioni e mezzo le bambine e i bambini, gli adolescenti che vivono in condizioni di deprivazione materiale e spesso anche sociale e relazionale.
Ai tanti problemi che le famiglie con figli vivono da sole, senza aiuto e senza sostegno, si aggiungono quelli dei minori stranieri approdati nel nostro Paese in fuga dalla carestia e dalle guerre.
E’ assurdo, di fronte a un quadro come questo, sopprimere un istituto che ormai pesava sul bilancio pubblico per meno di otto mila euro all’anno, a titolo di rimborsi spese.
Nelle ultime raccomandazioni ONU sui diritti dell’infanzia il coordinamento tra le politiche realizzate dai diversi livelli di governo viene letto come elemento cruciale per l’attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
“Allo Stato parte – si legge nel documento dell’Onu – è raccomandato di assicurare che l’Osservatorio nazionale per l’infanzia sia rafforzato e vengano garantite tutte le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per attuare politiche per l’infanzia globali, coerenti e coordinate a livello nazionale, regionale e comunale”.
All’Osservatorio nazionale infanzia partecipano inoltre a titolo gratuito esperti e rappresentanti delle Associazioni e delle Organizzazioni che operano tutti i giorni a favore dei bambini, degli adolescenti e dei loro diritti.
Alla preoccupazione per l’Osservatorio si aggiunge quella per l’abolizione del Comitato minori stranieri che non ha alcun costo e che è l’unico punto di riferimento per bambini e adolescenti in stato di abbandono.
Per queste ragioni la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza si unisce all’appello delle tante Associazioni che hanno oggi denunciato l’eventuale approvazione del testo della legge cosiddetta spending review.
Noi pensiamo, senza distinzione d’appartenenza, che l’Osservatorio vada semmai rafforzato; che il Comitato vada conservato al suo posto e che tutte le politiche per l’infanzia possano essere ripensate solo ai fini di maggiore efficienza ed efficacia, magari occupando le funzioni attualmente disperse in troppi dicasteri.