Molte cose possono non piacerci. Battiamoci per cambiarle andando a votare.
Sono sempre stata orgogliosa della mia terra, l’Emilia Romagna, per la sua forza civica, per la sua capacità di essere solidale, per la sua esemplarità in tanti settori. A ogni elezione, fin da giovane, mi mettevo davanti al televisore con i miei fratelli ad aspettare il risultato e commentare lo straordinario tasso di partecipazione al voto: mi sentivo coinvolta in prima persona nella competizione nazionale su questo punto e mi piaceva che finisse sempre con un successo degli emiliano-romagnoli. Siamo sempre arrivati in testa. Tra noi commentavamo che non per caso le cose, nella nostra regione, andavano assai meglio che altrove.
Anche questa volta, con le elezioni regionali del 23 novembre, c’e molto in gioco: c’è il nostro futuro in un tempo tremendamente duro per tutti. Per questo occorre dare forza a Stefano Bonaccini.
Non basta vincere quando il compito che attende chi governa è tanto complicato. Occorre che abbia forza e senta vicina la propria comunità.
Molte cose possono non piacerci. Battiamoci per cambiarle andando a votare.
Non si può rinunciare a un diritto conquistato con il sacrificio e la lotta popolare.
Raccontando la propria esperienza di staffetta partigiana, Tina Anselmi ha scritto: “capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci“. Vale anche oggi, vale anche per noi.
Una regione come la nostra che ha insegnato in tante occasioni cosa significano la partecipazione e il rispetto della Carta costituzionale, che ha fatto parlare di sé all’estero per il suo civismo non può mancare l’appuntamento con le urne.
Privata della sua passione e del suo slancio di partecipazione l’Emilia Romagna si sveglierebbe all’indomani del voto più povera e più triste.
Sandra Zampa, Camera dei Deputati