Il 19 giugno partecipiamo con il nostro voto per Merola alla difesa della nostra comunità
Carissime amiche e carissimi amici,
il 19 giugno abbiamo la straordinaria possibilità di decidere a chi spetta il governo della nostra città, Bologna. Una possibilità che ci è stata data grazie al sacrificio di donne e uomini coraggiosi che seppero guardare con fiducia al futuro di un Paese distrutto dalla guerra, dal regime nazi fascista, dalle deportazioni, dalla povertà estrema, dalla follia che aveva insanguinato tutta l’Europa.
Giova, talvolta, guardare al nostro passato e ricercare nella Storia i suoi insegnamenti.
Abbiamo due possibilità: rifugiarci nella paura di un mondo che si è fatto ancora più vasto e complesso e restarne schiacciati o affrontare con coraggio le sfide che ci aspettano e farci partecipi di una nuova stagione. In Europa, in Italia e nelle nostre città.
Bologna è da sempre una città multiculturale: gli studenti della sua Università, fin dalla sua nascita, provenivano da tanti luoghi diversi. La sua storia è una storia che ha insegnato e esportato in tutto il mondo modelli di coesione sociale, solidarietà, welfare. Questa che abitiamo è la città del “non uno di meno”, dell’inclusione come patrimonio e arricchimento. E’ la città del Sapere dove docenti illustri, Ezio Raimondi, Umberto Eco, Beniamino Andreatta e Romano Prodi, solo per citarne alcuni, hanno insegnato ai nostri giovani.
A Virginio Merola va riconosciuto l’impegno verso emarginati ed esclusi, la battaglia contro la violazione dei diritti umani che nella chiusura del CIE ha avuto il più simbolico suggello, l’impegno a onorare la nobile tradizione di libertà e della resistenza, la volontà di dialogo e la disponibilità al confronto, la capacità di aver reso Bologna meta di turisti che riempiono le nostre botteghe, i nostri musei e tornano a casa con l’immagine di una città vivace culturalmente e pacifica. L’Amministrazione ha chiuso il bilancio con i conti in ordine e non ha contratto i servizi. Servizi che ancora oggi per alcune realtà italiane restano irraggiungibili. Questa città ha un’anima e chiunque arrivi qui la respira e impara a rispettarla. Noi siamo l’anima di questa città, non le sue antiche mura di cinta, non i suoi meravigliosi palazzi, non le sue splendide piazze. Siamo noi l’espressione di questa capacità di far convivere, dialogare, comprendere e ricercare insieme soluzioni anche ai problemi più difficili che ci spaventano, ma non possono far cambiare il nostro DNA.
La Lega non è il cambiamento, ha già governato per 20 anni con Berlusconi e ci ha consegnato un paese distrutto. La Lega non è il nostro futuro, è un ritorno ad un passato di cui conosciamo gli effetti: divisioni, paura, odio razziale, differenze. Il loro linguaggio è brutale come lo sono i loro contenuti. La Lega procede per slogan che parlano alla paura e la alimentano pronta com’è a cavalcarla. Chi si è fatto carico di gestire le emergenze e le povertà oggi non può rischiare di vedere la città consegnata al populismo. In questo senso dico che dobbiamo difendere le tante cose ben fatte fino a qui. A chi tra noi pensa che si possa fare meglio di quanto è stato fatto dico: avete ragione e riproviamoci qui, a Bologna, in questa città che fu laboratorio di idee, casa dell’Ulivo, città che ha fatto dello stare insieme la sua forza. Nella città medaglia d’oro della Resistenza non può prevalere l’ideologia leghista. Il 19 giugno partecipiamo con il nostro voto per Merola alla difesa della nostra comunità
Partecipiamo tutti all’evento finale della campagna elettorale fissato per venerdì 17 giugno a partire dalle ore 18 in Piazza dell’Unità.
Sandra Zampa