Voglio prima di tutto ascoltarvi, voglio ricevere da voi idee e proposte di impegno.
Potete scrivermi qui sul sito (compilando i riquadri in fondo a questa pagina) oppure usare Twitter o Facebook.
Naturalmente, se non gradite che il vostro nome venga eventualmente pubblicato, vi basta segnalarmelo all’interno del messaggio.
Non riuscirò a rispondere personalmente a ciascuno di voi, ma vi prometto fin da ora che vi leggerò con estrema attenzione.
A voi ora !
S.Z.
buongiorno sono chiodi manuelo capo distaccamento di gazzaniga bg figlio d’atre mio padre e’ stato nel corpo vvf 37 anni io ci sono da 27 mio fratello da 17 mia sorella da 7 l’altro mio fratello da 3 e 1 anno fa’ e’ caduto da un tetto e si era rotto il bacino in 3 punti e un braccio e poi in ultimo mio figlio entrato un anno fa’ siamo stati in varie trasmissioni televisive in quanto non esiste a livello mondiale nessuna famiglia cosi numerosa nel corpo dopo l’accaduto a mio fratello dove in qiell’intervento e’ deceduto un vigile del fuoco speravo che lui fosse assunto invece e’ ancora un precario cmq noi nel sangue abbiamo i pompieri spero in un vostro sostegno a livello politico ringrazio anticipatamente
Gent.ma Dott.ssa Zampa, mi compiaccio nel leggere l’articolo che ha dedicato a noi Vigili del Fuoco Volontari; sono ormai 12 anni che presto servizio in un distaccamento della provincia di Bologna e non mi meraviglio più se qualcuno mi dice che non sa dell’esistenza della componente volontaria del Corpo. Sono molto contento, e spero che le sue parole non siano solo retorica, di leggere che vuole far conoscere a più elettori possibili la nostra situazione e il nostro stato di precariato e abbandono da parte dello Stato di tutte quelle forme di garanzia che ci spetterebbero come un qualsiasi Vigile del Fuoco dipendente della Repubblica.
Termino qui convinto che il suo impegno sia sincero e le auguro un buon lavoro.
Distinti saluti.
Andrea Ciuffetti
Sono un VOLONTARIO e NON PRECARIO dal 2001, dopo aver svolto il servizio di leva nel CORPO NAZIONALE. Mio NONNO e MIO BISNONNO erano VOLONTARI ancora prima che nascesse il CORPO NAZIONALE nel lontano 1939. Non pretendo di avere l’esperienza di un permanente con 10 o più anni di servizio ma pretendo il rispetto che tutti i Volontari hanno nei loro confronti.
Il Corpo Nazionale è nato DAI VOLONTARI NON COI PERMANENTI e non sono i Volontari a mettere a rischio il lavoro dei permanenti, ma gli stessi organi POLITICI che comandano entrambe le componenti, togliendo fondi e poteri al Corpo, aiutando la Protezione Civile senza pensare al Servizio che GENTE PREPARATA, VOLONTARIA E PERMANENTE DEL CORPO può migliorare solo grazie alla migliore Gestione delle Risorse Finanziarie.
Non sono 6 mesi a Capannelle o ai poli Regionali che fanno un POMPIERE. E’ lo stimolo che si ha in ciò che si fa.
Lo stimolo dei Volontari e di quei Permanenti che al mattino si svegliano con la gioia di andare a fare il POMPIERE… non con quello di “IMBUCARSI” in una occupazione statale.
Buon lavoro.
Gent.ma Dott.ssa ZAMPA
Colgo l’occasione per ringraziare lei ed il Dott Cocchi per l’interessamento a risolvere una problematica grave ed irrisolta da decenni……….
La componente Volontaria esiste da sempre ed oggi più che mai è in forte espansione ….confido in Voi per un futuro migliore
In Bocca al lupo e buon lavoro
Gentilissima Dott.ssa Sandra Zampa.
Volevo congratularmi con Lei per la sua nomina a Onorevole, nel contempo far sentire la voce di chi con passione dedica il proprio tempo nel volontariato, sono Vigile Volontario del distaccamento di Pieve Emanuele, sappiamo quanto è importante la professione del Vigile del Fuoco, conosciamo il rischio e ci impegnamo a farlo con Serietà, senza nulla togliere a nessuno, mi aupico che un giorno le due REALTA’ possano insieme risolvere quei problemi che oggi ci vedono distanti.
Grazie per quanto potrà fare,un caloroso saluto e Buon Lavoro.
Gent.ma Dott.ssa ZAMPA
Sono un vigile del fuoco dal luglio del 1986 e come Carlo Alberto sono entrato nei VVF come ausiliario durante il servizio militare, ed ora sono capodi staccamento dei VVF di San Pietro in Casale .Non ho mai scritto o fatto polemica con nessuno ma ho sempre cercato umilmente di fare il mio dovere come nel mio lavoro . Sono quindi ormai 22 gli anni passati in questo glorioso corpo , ma sono altrettanti gli anni in cui questa polemica va avanti . Ricordo infatti quando ancora ragazzo sentivo gli anziani battibeccare per l’una o per l’atra cosa contro l’unita’ permanente e viceversa. Credo che se si vuole crescere come si dice a Bologna ” è ora di darci un taglio ” Basta con queste inutili lamentele …. Qualcuno un po’ di tempo fà ha detto “Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra” . Siamo sempre sicuri che quando dichiariamo una cosa in una maniera o nell’altra non abbiamo torto ? Leggo la mail del collega e amico Guido anche lui facente parte del Distaccamento di San Pietro in Casale e quelli che riporta sono dati che devono far riflettere chi legge . Sono dati oggettivi e inconfutabili e purtroppo non si possono smentire che fanno rabbrividire anche se in molte zone d’Italia il progetto “Soccorso Italia in 20 minuti”viene ampiamente rispettato .Spero tanto che un giorno , magari perchè no proprio Lei Dott.ssa ZAMPA, riuscirà nell’impresa di risolvere i problemi delle due componenti VV.F. e vederli andare d’accordo . Un ringraziamento e un buon lavoro
23/04/2008
Gentilissima Dott.ssa Zampa
Sono un Vigile del Fuoco Volontario e ne sono orgoglioso.
La ringrazio per il Suo interessamento al nostro problema. Non voglio entrare in merito ai commenti dei Professionisti.
Le faccio i complimenti per il risultato politico ottenuto e Le auguro un buon lavoro
Gent.ma Dott.ssa Zampa
sono un Vigile del Fuoco volontario ,
leggendo i vari commenti scritti sia da colleghi permanenti che da colleghi volontari mi accorgo che come al solito si arriva alla polemica ormai antica tra le componenti del corpo nazionale, il collega Golinelli ha descritto molto bene come il soccorso è strutturato in europa.
Mi chiedo come per partito preso si continua ad accusare i volontari di essere un intralcio al miglioramento delle condizioni della componente permanente.
Certo che sentire colleghi permanenti del comando di Bologna fare certe affermazioni dopo che a pochi giorni dal natale 2006 a seguito di una fuga di gas scoppiò una palazzina rimanendo travolto e deceduto un vigile del fuoco volontario oltre ad alcuni civili.
Si continua a sostenere che non abbiamo nessun diritto ma solo dei doveri, certo la famiglia di un vigile volontario rimane comunque di serie B perchè non avrà nessun diritto a una pensione di riversibilità anche se il propio caro ha perso la vita al servizio dello Stato.
Vi chiedo di riflettere!!!! attentamente
grazie per quello che riuscirà a fare per tutti noi Volontari e Permanenti
cordialmente
VVF volontario Roberto B
Gent. Onorevole,
sono il capo distaccamento di un distaccamento volontario in Romagna e sono contento che qualcuno come lei si sia interessato ai problemi previdenziali ed assicurativi di noi vigili del fuoco Volontari. Il distaccamento che rappresento è formato da una di ventina di persone fra i 20 ed i 40 anni mossi tutti da una immensa passione comune e chiamati ogni anno a più di 200 interventi.
Venti persone, venti famiglie, tanti padri fratelli figli ai quali un giorno mi piacerebbe dare la notizia di una più certa copertura dei rischi che inevitabilmente si corrono.
Le auguro buon lavoro
Ing. Eugenio Berlini
Capodistaccamento
Savignano sul Rubicone FC
Buongiorno Onorevole
Complimenti, se posso chiamarLa così! E…………… in bocca al lupo, ne ha bisogno!
Mi chiamo Sergio Vanelli, sono un attivista nonché fondatore del PD della mia città, ulivista e prodiano convinto da sempre.
Ma non Le scrivo di politica: per come sono andate le cose c’è ancora bisogno di riflettere molto e di ricaricare ancor di più le batterie per il lavoro che ci attende nei prossimi 5 anni, in particolare per le elezioni amministrative del 2009.
Le scrivo invece per raccontarLe la mia storia di Vigile del Fuoco Volontario.
Ho iniziato come Vigile Volontario Ausiliario (di leva) nel 1979 c/o il Comando Provinciale di Bologna; dal 1980 al 24 Aprile 2004 ho svolto il mio volontariato, prima come Vigile poi come Capo Squadra, c/o il Distaccamento Volontario di San Giovanni in Persiceto (BO), cittadina della pianura bolognese in cui abito dalla nascita.
Il 24 Aprile 2004 la mia attività di volontario si è bruscamente interrotta a causa di un serio infortunio occorsomi durante un intervento tecnico urgente, uno dei tanti svolti quel giorno a causa di un violento fortunale abbattutosi nel tardo pomeriggio sul quasi tutta la pianura bolognese.
Sull’infortunio non voglio dilungarmi troppo, si sa in quei casi come vanno le cose: ricovero in urgenza, delicato ed urgente intervento chirurgico (fortunatamente riuscito e grazie al quale ho ancora l’uso delle gambe ed autonomia), lunga convalescenza ed inabilità, ecc. ecc..
Risultato: rientro al lavoro dopo più di 6 mesi con limitazioni, inabilità permanente all’attività di vigile del fuoco, invalidità riconosciuta del 50 % ma, tutto sommato, posso dirmi fortunato: la mia vita è si cambiata, ma posso fare ancora tantissime cose (forse ne faccio troppe, almeno così mi dicono i medici……).
Ma non è su questo che voglio soffermarmi: quando si svolgono attività pericolose, pur con l’esperienza di più 20 anni di anzianità e migliaia di interventi sulle spalle, si è consci che l’imponderabile può sempre accadere e, soprattutto se lo si fa per passione e volontariato, la scelta è spontanea, per nulla motivata da fattori economici (n.b.: nessun Volontario campa o si arricchisce con quei pochi euro guadagnati durante l’intervento, anche perché in molti casi per garantire gli interventi si perdono ore ed ore del proprio lavoro “ufficiale”, quindi spesso il Volontario ci rimette anziché guadagnarci!).
La grande sorpresa, e sostanziale motivo di queste mie righe, è stato quando ho dovuto giustificare con il mio datore di lavoro (AUSL, quindi pubblico) la mia assenza: formalmente, il mio infortunio NON ERA SUL LAVORO, né l’INAIL né nessun’altra forma di assicurazione pubblica e/o privata ha coperto l’incidente, ho dovuto interpellare il mio medico di famiglia (pure lui assolutamente incredulo) per farmi rilasciare un certificato di malattia, come se fossi caduto in casa o avessi avuto un banale incidente stradale.
Ancora peggio: approfondendo tutti gli aspetti sia assicurativi che relativi al riconoscimento di infortunio per causa di servizio e relativo equo indennizzo ho scoperto che i Volontari non avevano alcuna forma assicurativa nel merito e che l’eventuale equo indennizzo e/o pensione d’invalidità erano calcolati non tramite i normali coefficienti dei colleghi Permanenti, ma solo esclusivamente su quanto realmente percepito durante gli interventi, ovverosia meno di un piatto di lenticchie, soprattutto per chi, a causa del lavoro (quello che dà da mangiare a te ed alla tua famiglia) è spesso distante dal distaccamento, quindi impossibilitato a svolgere moltissimi interventi (ma anche per chi riesce a garantirne molti il discorso cambia ben poco!).
Pertanto, dopo aver percorso tutto l’iter burocratico pubblico (innumerevoli richieste, reiterate visite c/o vari Ospedali Militari, fotocopie di cartelle cliniche, referti, ecc.) mi sono reso conto, consigliato anche da stessi rappresentanti del Corpo VVF, di rivolgermi ad un avvocato ed intentare una causa c/o il Giudice del Lavoro per vedere riconosciuto il mio infortunio ed il mio grado d’invalidità (percorso ovviamente non ancora conclusosi visti i tempi della Giustizia italiana).
L’unico indennizzo sin qui percepito, pari si e no a quanto previsto dalle assicurazioni RC Auto in caso di banalissimo colpo di frusta di un modesto tamponamento, lo devo ai consigli ed all’interessamento dell’attuale Capo Distaccamento di Persiceto, nonché vice-presidente dell’Associazione Nazionale VVF Volontari, che si è operato affinché fossero introdotti nella Legge che prevede indennizzi per i componenti delle Forze dell’Ordine italiane vittime di terrorismo per causa di servizio anche gli infortuni per TUTTI i VVF italiani (compresi quindi i colleghi Permanenti!).
Durante i mesi della convalescenza ho avuto poi modo di verificare la gravità di quanto descritto, non tanto per me (essendo dipendente lo stipendio arrivava comunque), quanto per i colleghi Volontari di altre regioni che a causa o di inabilità totale a qualsiasi lavoro o per decesso a seguito d’infortunio durante intervento di soccorso hanno perso, oltre la salute o ancor peggio la vita stessa, ogni fonte di reddito: ho ancora indelebile il ricordo di una telefonata con un collega piemontese che raccontava di un Volontario deceduto a neanche 30 anni, che ha lasciato la famiglia in fortissime difficoltà economiche, risolte solo parzialmente da collette spontanee di amici ed altri Volontari. Non oso poi pensare (essendo ormai un po’ fuori dal giro non sono purtroppo aggiornatissimo) alla situazione delle famiglie dei colleghi tragicamente scomparsi nell’esplosione sull’Appennino bolognese di quasi due anni fa.
Questa è la reale situazione dei Vigili del Fuoco Volontari italiani, altroché “doppio-lavoristi” o, ancora peggio, “ladri di posti di lavoro”.
I problemi del Corpo Nazionale VVF non risiedono nei Volontari, semmai è il contrario: se per ovviare alle grosse carenze dell’organico Permanente vengono frequentemente allertati i Distaccamenti Volontari, se gli stessi dispongono spesso di mezzi inadeguati, a volte “scartati” dai Comandi Provinciali, se per garantire un qualificato servizio alla cittadinanza sempre più ripetutamente i Distaccamenti debbono rivolgersi alle collettività (Comuni, Province, Associazioni, ecc.) non lo si deve alla cattiva volontà o, peggio, alla speculazione di chi ha deciso di dedicare grossa parte della propria vita, in termini di tempo, fatica (è dura alzarsi alla notte per andare in intervento, sapendo che il giorno dopo il lavoro attende comunque….) passione, affetti familiari, ecc. al servizio di tutti, soprattutto di chi è nel bisogno particolare, nell’emergenza, nel rischio, o peggio nel dolore.
E tutto questo senza particolari interessi economici, anzi, spesso rimettendoci!
Semmai è il contrario, dicevo poc’anzi: la collaborazione con la componente Permanente non è mai mancata, in alcuni casi è assai proficua; il Corpo Nazionale è lo stesso; i problemi da risolvere assai simili (mezzi-vestiario-addestramento continuo).
Semmai è diverso (non sempre!) lo spirito, la motivazione, il rapporto con i territori e le cittadinanze servite.
Semmai è diversa (quasi sempre) la visibilità, la considerazione degli organi d’informazione e delle forze politiche, il peso dei bisogni e delle particolarità dei Volontari nella definizione degli istituti normativi e regolamentari del Corpo Nazionale.
E’ per testimoniare tutto ciò che ho deciso, pur con molte titubanze (parlare di sé e dei propri “problemi” non è facile, poi sono ormai fuori dal giro da tempo, ma certe passioni non si scordano facilmente), di portare qui il mio contributo.
Nella speranza che questo possa essere utile, a chi avrà per i prossimi anni l’onere e l’onore di rappresentare i cittadini in Parlamento, ad individuare e promuovere le giuste soluzioni ai problemi rappresentati.
Pertanto, caro Onorevole, è con sincero calore che, concludendo, Le auguro di cuore BUON LAVORO.
E grazie, davvero grazie, se avrà voluto leggere tutto fino in fondo.
Sergio Vanelli
ormai ex Vigile del Fuoco Volontario
San Giovanni in Persiceto (BO)
Ho letto molti interventi qui pubblicati e vorrei dire la mia opinione.
Primo, il mio corso di Vigile del Fuoco VOLONTARIO è durato 10 MESI!!!
Tralasciando poi ogni polemica, e ce ne sarebbe da fare, prima di tutto verso i soliti ciechi immobili politici,
la preoccupazione maggiore secondo me è l’istruzione: l’addestramento mancante totalmente da parte dei comandi provinciali, i quali si disinteressano totalmente dei Distaccamenti Volontari.
Occorrerebbero richiami regolari, il sabato o altri giorni, con ore obbligatorie da fare presso i comandi stessi. Potremmo imparare dalla componente permanente ed insegnare agli stessi.
Per non parlare delle visite mediche che dovrebbero essere obbligatorie, mi pare ogni 2 anni, ma che da 5 non abbiamo ancora avuto modo di fare, ne il comando si è mai interessato a noi.
E per ora mi fermo… vado a guadagnare i 2 euro lordi per ora di intervento.
Sappiamo quanto rischiamo, grazie per quanto potrà fare
per tutti noi.
Mario S. VF volontario della provincia di Torino
Cara Sandra,
sono un vigile volontario (e non “precario”) e opero da ormai 25 anni. Dopo tanti anni di servizio quasi quotidiano e migliaia di interventi effettuati, penso di averne viste di ogni colore.
Ho conosciuto tanti colleghi in giro per il mondo, e posso testimoniare come l’organizzazione antincendi italiana risulti, in diversi aspetti, arretrata e confusa. Per esempio salta all’occhio come la nostra si regga su un 10% circa di volontariato professionale, contro il 90% del resto del mondo civile. L’ opposizione alla nascita dei distaccamenti volontari, poi, ha costretto gli interessati a costruire enti di protezione civile esterni al Corpo. I costi e l’efficienza del servizio risultano quindi molto diversi.
In tanti di questi interventi ho rischiato, come ogni mio collega, la mia incolumità e di riflesso la vita della mia famiglia. Si spera sempre che vada tutto bene, ma non basta certo la bontà delle intenzioni e la
professionalità ad evitare incidenti. E ovviamente noi operiamo in condizioni di rischio, visto che è il nostro
lavoro. Conosco anche io diversi colleghi che hanno avuto incidenti. Qualcuno purtroppo grave, cosa che ha modificato irreversibilmente la vita di intere famiglie, trasformandole a volte in un incubo.
Il fatto che non esista una previdenza decente per il personale volontario non è accettabile. Carlo Alberto
ti avrà già spiegato i dettagli degli importi e delle situazioni coperte e non. Non è eccezionale neppure quella del personale permanente, ma è comunque migliore della nostra. Dato che il lavoro è esattamente lo stesso, non si capisce questa differenza.
Non chiedo, per il mio lavoro a difesa della comunità, nè soldi nè gratitudine ma, almeno, di non dovere pagare io.
Grazie per quanto potrai fare.
buona sera gentile signora Zampa, le faccio i miei auguri per la favorevole votazione che la vede sedere alla nostra camera dei deputati,sperando che l’italia riesca a risollevarsi grazie alla sua giovane spinta. Torno in merito ai pseudo pompieri che non riescono neppure a scrivere il nome per intero e il distaccamento di cui fanno parte,volontario naturalmente, perche’ si vergognano? ma se sono cosi contenti di avere una divisa da sfoggiare il sabato sera con gli amici e non ricordando che forse da ausiliari ci sputavano sopra,vero sig.golinelli!!! Smettetela di raccontare panzane lo sapete benissimo che voi per arrivare al distaccamento e uscire impiegate un tempo che a noi serve per giungere sul posto!! Allora egregio deputato spero che lei abbia il tempo e la volonta di controllare tutto cio’ e che faccia di tutto per assumere dei Vigili del Fuoco Permanenti e rimandi a casa al loro lavoro originale i pompieri volontari!! Comunque io rimango a sua disposizione presso il Comando Provinciale di Bologna se volesse avere dettagli! Grazie di avermi ascoltato Palermo Edoardo
On. Zampa,
sono contento che qualcuno prenda in considerazione la questione dei Vigili del Fuoco Volontari, componente del CNVVF molto importante che permette di radicare il soccorso capillarmente nel territorio, sopratutto mi piace sapere che qualcuno ha recepito i bisogni e le necessità di tutela di chi fa parte della famiglia dei Vigili del Fuoco, Le dico famiglia di Vigili del Fuoco perchè secondo me bisognerebbe lavorare gomito a gomito senza fare polemiche e scontri….. come da secoli accade.
Congratulazioni per la nomina e buon lavoro.
Fabio VVF Volontario
Salve sono Monducci Mirka, Capo Distaccamento dei vigili del Fuoco Volontari di Casola Valsenio (RA), un piccolo paese ai confini con la regione Toscana di appena 3000 abitanti.
Scrivo due righe anche io per sensibilizzare il problema Vigili del Fuoco Volontari e Discontinui.
Credo in questa professione, credo nella volontà di tutte quelle persone che lasciano il proprio lavoro nei momenti di soccorso, per correre a dare una mano.
Credo sia importante sensibilizzare questa campagna, credo sia giusto ridare a questi volontari una VERA IMPORTANZA Nazionale e non dimenticarci troppo spesso della loro esistenza e delle loro problematiche irrisolte.
Grazie per l’Att.ne e mi auguro che tutto questo possa essere utile a far sentire anche la NOSTRA voce.
Gentilissima Dottoressa,
sono un viglie del fuoco volontario e svolgo il servizio di istituto, assieme ad altri 30 colleghi, presso il distaccamento di Monzuno, un paese dell’Appennino Tosco-Emiliano a circa 40 km da Bologna.
Alcuni mesi fa, il nostro distaccamento ha perso Simone (31 anni), un vigile del fuoco volontario che è rimasto vittima della tremenda esplosione della palazzina di S. Benedetto del Querceto dopo aver messo in salvo molte persone e contribuendo quindi a limitare il numero delle vittime. Nel corso dello stesso intervento è rimasto seriamente ferito anche Luigi (40 anni), il nostro attuale capodistaccamento. Nonostante questo tragico evento il nostro gruppo ha continuato nell’opera del soccorso spronato sicuramente dall’esempio di chi si è sacrificato per gli altri e dalla consapevolezza dell’importanza di poter garantire in ogni momento un intervento veloce e professionale.
Professionalità ed addestramento periodico, oltre a garantire l’efficacia dell’intervento di soccorso, diminuiscono anche le probabilità di infortuni. Diminuire la probabilità che si verifichi un infortunio non significa che questo non possa accadere (La tragedia si S, Benedetto del Querceto ne è purtroppo una triste conferma) e la mancanza di una copertura previdenziale in questi casi ritengo sia una “distrazione” grave delle istituzioni che impatta pesantemente sulle famiglie dei vigli del fuoco volontari infortunati o caduti e sul ricambio generazionale degli organici, linfa vitale di un distaccamento volontario.
Prima di scriverle queste poche righe, ho letto alcuni commenti nel forum e le confermo che nel nostro gruppo ci sono artigiani, impiegati, operai, negozianti, opportunamente addestrati dal nostro Comando Provinciale che tutti i giorni dell’anno abbandonano il lavoro (o il proprio letto) per rispondere prontamente alla chiamata di soccorso di un concittadino in difficoltà.
Lo facciamo per senso del dovere, per capacità, per passione, non per soldi. Questo è lo spirito del volontariato.
La ringrazio anticipatamente per tutto quello che riuscirà a fare per portare avanti la nostra causa. Ho colto dai suoi commenti di risposta una grande sensibilità e comprensione e questo mi da fiducia.
Claudio Giusti
VVFV Distaccamento Monzuno (Bologna)
Gentile Onorevole Sandra Zampa,
essendo un vigile del fuoco volontario anch’io, sono contento abbia preso a cuore la nostra “causa”. Siamo una categoria di “volontari silenziosi”-spesso troppo forse-difficilmente raccogliamo provocazioni anche perché tra lavoro e caserma ci rimane veramente poco tempo “libero”. Non sono un salumiere ma un libraio, fa poca differenza, quando suona la sirena sul campanile mollo tutto e vado. Così accade nel resto d’Europa e splendidi esempi di “capillarità” esistono anche nella nostra Penisola (in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta v’è almeno un presidio di VVF volontari per ogni Comune). Ma nel resto dell’Italia si vuol far passare il messaggio che un soccorso, per essere qualificato, debba necessariamente essere svolto da personale dipendente. La invito a visitare uno dei nostri distaccamenti volontari, porti con Lei esperti in materia se lo desidera, venga a toccare con mano la professionalità dei nostri salumieri, muratori, elettriciti, operai, geometri, studenti o ingegneri; sono certo non la deluderemo.
Grazie ancora per quanto farà per la diffusione del nostro volontariato e per la grottesca “situazione previdenziale”.
In bocca al lupo,
Antonio Ascanio Mangano
http://www.vfv-inveruno.it
Gentilissima Dott.ssa ZAMPA
sono un Vigile del Fuoco Volontario di un distaccamento appenninico,
La ringrazio moltissimo per la considerazione di noi Volontari.
Che dire, faccio fatica a trattenermi dal polemizzare ma forse non è la sede più opportuna;
molti di noi nei post precedenti hanno già evidenziato in modo esplicativo le varie problematiche dei Vigili del Fuoco sia Volontari che Permanenti e credo che sia proprio il disagio di quest’ultimi che sfocia
nella diffida verso i Volontari.
Guido Golinelli ha esplicato in modo molto esauriente la situazione in Europa e credo che Lei
abbia afferrato bene il problema; vorrei semplicemente ridurre l’ esempio del Volontariato
alla mia zona.
Nel caso ci sia un intervento la sede dei permanenti più vicina dista a circa un ora in sirena e quando la situazione meteo è ottimale, vien da se quindi che questo tempo, specialmente in inverno con viabilità critica, purtroppo si allunga ma…. chi abita in queste zone avrà pur diritto ad un soccorso il più rapido possibile giusto ?
Creiamo una sede di permanenti ?
Venti persone (5 per ogni squadra per 4 turni) stipendiate per eseguire magari un intervento alla settimana ?
Visto il territorio Italiano di queste realtà ce ne sono molte, penso che se mancassero i Volontari i tempi di intervento per questi abitanti sarebbe molto elevato…. quando ormai in un incendio si raccolgono solo cocci.
Bisognerebbe quindi chiedere a questi abitanti se sono felici di vedere arrivare il “salumiere o lo studente o IL DOTTORE o l’ INGENIERE o i LAUREATO” o se è meglio attendere molto più tempo.
La risposta io l’ ho gia avuta da loro stessi ed è questo che mi fa continuare a fare il Volontario.
Cordiali Saluti
VVF Volontario FD
Gentilissima Sig.ra Zampa,
anch’io sono uno dei tanti volontari/salumieri e non posso che ringraziarLa per il suo interessamento augurandoLe di cuore che né Lei né altri abbiano mai bisogno dell’intervento dei VV.F., Volontari o professionisti che siano.
Purtroppo devo constatare che ancora una volta qualunque iniziativa che renda merito all’attività di volontariato è lo spunto per innescare le solite polemiche su professionalità e retribuzioni.
Certo sono le “solite cose” a cui, noi Volontari dovremmo ormai essere vaccinati, e a cui non dovremmo dar troppo peso perché sono la voce di una minoranza.
Ma è una minoranza urlante, spesso incapace di fare autocritica, e forse, almeno alcune volte, decisamente in malafede. Il Volontario (VERO) vive di entusiasmo e di gratificazioni che poco hanno a che spartire con stipendi e retribuzioni, se tutto questo viene meno … cade il palco!
Io non voglio né rubare lo stipendio né il posto di lavoro a nessuno e di certo non voglio inficiare il dispositivo di soccorso dei VV.F. con la mia (presunta) scarsa professionalità e quindi a questo punto mi chiedo, e Vi chiedo, perché continuare a fare Volontariato?
Ivan Monticoli
Capo Dist. VV.F. Vol.
Lignano Sabbiadoro (UD)
Gentile onorevole,
le scrivo in merito all’impegno da lei assunto per quanto concerne i VVF volontari. Al suo fianco avrà, oltre a tutti i volontari italiani, anche il senatore Gianpiero De Toni, recentemente eletto in Lombardia per l’Italia dei Valori.
Cordiali saluti
Lino Febbrari
Capo distaccamento VVF Edolo
Gent.issima Signora Zampa, sono un vigile del fuoco volontario da 14 anni e gia mio padre ,mio nonno e mio bisnonno erano vigili del fuoco volontari e io continuo a fare il vigile del fuoco volontario con molta passione e spirito di amore verso il prossimo.
Faccio parte dell Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari , volevo ringraziarla per il tempo che Lei ha deciso di dedicare alla nostra Nazione ma specialmente a noi vigili del fuoco volontari.
Fare il vigile del fuoco volontario secondo me e piu di un lavoro ma é una passione e un impegno nell aiutare il prossimo dedicando il nostro tempo e non solo quello libero agli altri
Il distaccamento che io faccio parte facciamo circa 900 interventi ogni anno e tutti fatti da donne e uomini che sono molto impegnati nella vita del distaccamento
Ancora grazie per quello che Lei fara’ per noi .
se viene dalle parti di torino se ha tempo saremmo lieti di invitarla a trovarci
francesco cravero 3476936155
Gentile on. Zampa,
nel congratularmi per la sua nomina a deputato colgo altresì l’occasione per anticipatamente ringraziarla per quanto potrà contribuire nel far migliorare la situazione previdenziale dei vigili del fuoco volontari in caso di infortunio e/o decesso nell’espletamento del servizio di soccorso.
Anche in Piemonte, come nel resto d’Italia, la problematica è molto sentita e penso che il collega e vice presidente dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari Carlo Alberto Cocchi le abbia già esaurientemente chiarito lo stato attuale della situazione.
Le scrivo dalla provincia di Torino che ha la più alta concentrazione di distaccamenti e di vigili del fuoco volontari d’Italia e la cui presenza è radicata sul territorio, per buona parte delle caserme, da oltre 100 anni con un volontariato tramandato da più generazioni.
Cordiali saluti
Fabio Marangoni
Gent.ma Dott.ssa ZAMPA
Essendo un volontario dei Vigili del Fuoco non posso che apprezzare quanto da lei scritto riguardo alla ns. componente.
Peraltro è innegabile che da tempo il Corpo Nazionale VVF versi in condizioni critiche con gravi carenze d’organico del personale Permanente.
Ritengo però inaccettabile la campagna di disinformazione, falsa e tendenziosa, in essere da diversi anni e che vorrebbe individuare nel Volontariato VVF l’unica causa di tale situazione.
Non voglio scivolare in polemiche inutili e, pertanto, mi limiterò a riportare alcune cifre indicative della situazione relativa all’organizzazione dei servizi antincendi in Europa e Stati Uniti.
Questi dati sono tratti dall’articolo pubblicato su “Obiettivo Sicurezza”, rivista ufficiale del Dipartimento VVF, nel numero di marzo 2007, a firma del Funzionario VVF Natalia Restuccia.
Nella maggior parte delle nazioni europee l’ossatura principale del servizio dei Vigili del Fuoco è basata sul volontariato e lo stesso avviene anche negli USA.
Esempio emblematico è la Germania dove a fronte di circa 29.000 unità Permanenti operano circa 1.100.000 volontari e dove i tempi d’intervento dal servizio di soccorso tedesco sono di circa 8 minuti nelle zone rurali e circa 5 minuti negli agglomerati urbani.
Noi, in Italia, stiamo ancora lottando per dar vita al progetto “Soccorso Italia in 20 minuti” !
In Francia operano circa 194.000 volontari e 33.500 Permanenti !
Negli USA i volontari VVF sono circa 804.000 e i Professionisti 278.300 !
E potrei continuare ma mi limiterò a dire che solo l’Italia risulta fanalino di coda nel settore con una presenza esigua dei Volontari che ammontano a circa 6000 unità, circa il 13% del totale, quando in quasi tutte le altre realtà, i rapporti delle forze in capo risultano invertiti !
A conferma di queste affermazioni invito chiunque a visitare i siti internet del Vigili del Fuoco europei.
Quanto poi alle infelici affermazioni sul soccorso portato “dal salumiere,dallo studente,dal falegname”, invito tutti a riflettere perché se nelle altre nazioni d’Europa avrete un incidente sarete soccorsi,con elevatissima probabilità, proprio da loro ! E gli abitanti di quelle nazioni non ci trovano nulla di scandaloso !
Solo la diffusione del Volontariato VVF può assicurare un servizio di soccorso tecnico urgente capillare, tempestivo e professionale !
Ciò ovviamente non significa che il personale Permanente o Professionale ,che dir si voglia, non debba essere presente in numero adeguato per assicurare la copertura delle grandi aree urbane, per garantire specializzazioni irrinunciabili, per “formare” i volontari !
Questo è ciò che avviene nelle altre nazioni e là non esiste margine per la nascita di gruppi di soccorso autonomi, organizzazioni private e non coordinate, che si inseriscono negli spazi lasciati vuoti dallo Stato !
Che dire poi della retribuzione dei ns. VVF Permanenti, probabilmente la più bassa d’Europa ?
Che di certo la colpa non è da attribuirsi alla presenza ed all’incremento dei volontari ma, viste le esperienze degli altri paesi, è da ricercarsi in altre cause !
Questa è la situazione del volontariato VVF fuori dai confini nazionali dove,tuttavia, al momento attuale esiste una problematica comune, che è quella di avere un trend decrescente nel numero complessivo dei volontari.
Per far fronte a questa situazione sono state, ovunque, attivate politiche per rilanciare il volontariato VVF e assicurarne ulteriore sviluppo !
Solo da noi, in Italia, invece si sta facendo di tutto per cancellare anche l’esiguo numero di Volontari Vigili del Fuoco operanti nelle 259 sedi dislocate sul territorio nazionale !
Ma si sa, questa è Italia e noi siamo dei creativi !
Distinti saluti, Guido Golinelli
Gentile Sandra
con immenso piacere apprendiamo del Suo interessamento ai problemi di noi vigili del fuoco volontari.
Oltre ai problemi portati alla Sua attenzione,riguardo le coperture assicurative, purtroppo ce ne sono altri e ,ci creda non meno importanti. Ad esempio i mezzi ormai vetusti (hanno in media 25-28 anni) e con problemi meccanici alcune volte irrisolvibili, un po’ per la mancanza di pezzi di ricambio e un po’ per mancanza di fondi da parte dei comandi provinciali. Il nostro lavoro diventa sempre piu’ duro ed impegnativo. Mi creda ce la mettiamo tutta per dare un servizio ai cittadini sempre piu’ professionale ed in tempi sempre piu’ brevi. A volte capita che un distaccamento sia costretto a fermarsi perche’ i mezzi sono rotti(come e’ successo al distaccamento di Mortara (PV) ) con l’amministrazione che c’e’ mancato veramente poco che scendesse in piazza affinche’ fosse dato al distaccamento un mezzo che permettesse di continuare il normale servizio. Ci troviamo inoltre a combattere una guerra direi giornaliera con i sindacati di categoria dei permanenti, che imputano ai volontari tutti i loro mali. Per fortuna la popolazione,apprezzando il nostro lavoro volontario,ci incita a proseguire.
Per non tediarla oltre, siamo a ringraziarla di nuovo per l’interessamento che ci ha dimostrato, confidando in un suo personale interessamento alla nostra causa,che poi e’ anche la causa della popolazione alla quale siamo tenuti a garantire un servizio sempre piu’ professionale ed efficiente, anche in collaborazione con le strutture permanenti. Purtroppo non disponiamo di un sindacato, ma abbiamo una associazione che sta’ lavorando in mezzo a mille difficolta’ per far sentire anche la nostra voce, la voce di pompieri volontari che da 150 anni servono con abnegazione e spirito di servizio il loro territorio.
Cogliamo l’occasione per porgere a lei e ai suoi colleghi, un buon lavoro, raccomandandole di tenere la sua attenzione puntata anche sui “pompieri” volontari.
Congraturazioni vivissime per la sua nomina a deputato.
Cordialmente
CIAO SANDRA
SONO DAVANTI ALLO SCHERMO CON IL MIO AMICO E COLLEGA VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO ANGELO, MI STAVA GIUSTO FACENDO VEDERE IL TUO FORUM, DOVE TRA L’ALTRO HA INSERITO UN SUO COMMENTO, APPARSO IERI REGOLARMENTE PER ALCUNE ORE.
SORPRESA! IL SUO PICCOLO CONTRIBUTO E’ SPARITO… COLPA DI QUALCHE VIRUS OPPURE E’ PERCHE’ AVEVA PREMESSO DI NON APPARTENERE ALLA TUA CORRENTE POLITICA?
VOGLIO PENSARE, ANZI SONO SICURO, CHE SIA LA PRIMA IPOTESI, QUINDI GLI STO FACENDO FARE L’AGGIORNAMENTO DELL’ANTIVIRUS…NON SI SA MAI…
TI SALUTIAMO E TI AUGURIAMO BUON LAVORO AL PARLAMENTO…PER TUTTI GLI ITALIANI.
gentilissima sig.ra Sandra Zampa in merito all’articolo sui vigili del fuoco volontari,di cui faccio parte sotto la supervisione del capodistaccamento Carlo Alberto Cocchi, volevo ringraziarla sin da ora per l’interessamento verso alcuni dei nostri problemi, sia per i volontari che per i permanenti. Congratulazioni per la nomina a deputato e grazie per il suo tempo. Cordiali saluti Vigile Volontario Manchisi Daniele
Pre.ma Deputata Sandra Zampa,
innanzitutto congratulazione per il risultato ottenuto …
mi inserisco, per quanto di mia conoscenza, nel discorso VVF.
Premetto che non credo molto nella politica italiana di qualsiasi colore sia e che non appartengo alla sua linea politica.
Sono e mi ritengo un Vigile del Fuoco Volontario da sempre, fin da quando piccolissimo, il papà mi portava in fondo alla via per vedere correre il camion rosso dei pompieri volontari della mia cittadina accompagnato dal suono di una stridula sirena.
Non è mia intenzione soffermarmi sull’aspetto personale e magari da favola del mio essere pompiere.. dato che i problemi sono altri e di ben più concreta gravità.. né e mia intenzione entrare in sterili discorsi polemici con i colleghi vigili permanenti poco utili per entrambi.
E’ la prima volta che ho l’opportunità di parlare con un Deputato della Repubblica e sebbene tante volte ho immaginato cosa poter proferire in tale occasione.. ora mi diventa difficile organizzare i pensieri.
Immagino che il Vicepresidente Cocchi Le abbia già illustrato, con dovizia di argomenti, i vari problemi della categoria a prescindere della natura della componente a cui riferiti.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per Legge dello Stato, è costituito infatti da due componenti: volontaria e permanente, con reciproche e definite competenze per quanto concerne i ruoli.
Ciò che è uguale, per entrambe le parti, è l’approccio e lo svolgimento degli interventi d’istituto per cui il cittadino compone il numero telefonico 115; medesimi rischi, medesimi dispositivi di protezione individuale, medesime attrezzature di base, medesimi obblighi di autorità giudiziaria, medesimi protocolli d’azione, medesima responsabilità, medesima preparazione (curata dallo stesso personale permanente). A questa uguaglianza di doveri purtroppo non corrisponde, inspiegabilmente aggiungo io, una pari considerazione in materia di tutela previdenziale a sfavore componente volontaria.
Come promesso non vado oltre, consapevole delle innumerevoli incombenze che Le spettano quanto al nuovo prestigioso incarico.
Una sola nota conclusiva: concorderà con il sottoscritto che la discrepanza sopra citata è quantomeno evidente.
Desidero augurarLe un proficuo lavoro e ringraziarLa per l’opportunità concessa.
Angelo
CIAO SANDRA
VOGLIO CONGRATULARMI CON LA TUA NOMINA A DEPUTATO
UN SALUTO DA ANDREA E FAMIGLIA
buonasera Sandra…deduco che in questo momento avrà certamente altro a cui pensare,ma non credevo che dicendo la verità sui vigili “volontari” sarei sparito dalla pagina dei commenti….forse la verità inquieta?…cordiali saluti. claudio cambursano
cara sandra (permettimi la confidenza), sono un vigile del fuoco professionista e ti scrivo in merito alla tua del 10/04/2008 riguardante i vigili volontari chiamati da te ” eroi normali”… ebbene penso che prima di interessarsi della componente volontaria ( proprio volontaria non è, perchè percepisce regolare retribuzione per ogni ora d’intervento effettuata,ed ogni volontario ovviamente riceve ogni anno il mod.101;quindi lascio alla tua intelligenza ogni considerazione)….bisognerebbe occuparsi in questo paese ( che si dice civile) di dare un soccorso omogeneo e PROFESSIONALE su tutto il territorio nazionale. infatti la componente volontaria del corpo nazionale vigili del fuoco dovrebbe essere utilizzata in forma di SUPPORTO e NON di SOSTITUZIONE ( come stà lentamente e scientificamente avvenendo)alla componente professionale,vorrei ricordarti che per diventare un vvf PERMANENTE ( professionista) si supera un concorso nazionale , in seguito si effettua un corso di mesi 6 presso le scuole centrali antincendio di Roma .diversamente un vigile volontario diventa tale dopo una semplice domanda al comando di sua residenza e dopo aver effettuato un corso di 120 ore presso il comando stesso. questo per darti una reale situazione di ammissione al servizio volontario, a questo punto lascio nuovamente a te ogni considerazione sulla professionalità. ritengo inoltre che per affrontare un così delicato argomento ” IL SOCCORSO” è doveroso avere prima una conoscenza a 360° in merito. ovviamente se t’interessa l’argomento in oggetto sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. cordiali saluti claudio cambursano .
Le ricordo che l’invito a visitare la nostra Sede Centrale e’ sempre valido,e sara un piacere per me mostrarle tutto cio che i Vigili del Fuoco fanno. Edoardo Palermo
gent.issima sig.ra Sandra Zampa,la ringrazio per la risposta politica che mi ha dato.Non mi sono meravigliato che Lei non abbia preso posizione e logico in queste giornate di voto! Comunque la ringrazio buona votazione. Palermo edoardo
Gentilissima Sig. Zampa, il soccorso tecnico urgente è svolto dai VVF professionisti e non dai volontari, (pagati e questo và contro la legge che istituisce il volontariato), è necessario assumere personale in modo tale da portare il nostro standard al livello degli altri paesi UE.
Il volontariato pagato crea manodopera a basso costo, scarica lo stato dalle proprie responsabilità e genera un serbatoio di voti da utilizzare in campagna elettorale.
I cittadini hanno il diritto ad essere soccorsi, con l’uso indiscriminato dei Volontari si nega questo diritto, in quanto con un corso di 120 ore non si diventa un Vigile del Fuoco.
Sono disponibile per qualsiasi chiarimento, in attesa di una Sua gentile risposta le porgo distinti saluti.
Gianluca Malfatti
Cari pompieri Vito, Dario ed Edoardo,
vi ringrazio dei vostri contributi e vi assicuro che ne terrò conto.
Vorrei assicurarvi che il mio impegno a favore dei VVF volontari non deve
destare alcun motivo di preoccupazione per i permanenti ed i precari.
Difendere i diritti di un gruppo non significa certo mettere in pericolo i
diritti di un’altro !
E’ innegabile che esistano gravi lacune normative ed assistenziali che mi
impegnerò a colmare se verrò eletta. Ma posso assicurare a tutti i
pompieri che ritengo indispensabile che il nostro Paese possa avvalersi
della competenza e della professionalità dimostrata da ciascuno di loro in
un armonico equilibrio fra grandi unità di professionisti concentrati
nelle città e nei grandi centri industriali, e piccoli distaccamenti di
volontari sparsi capillarmente sul territorio.
Conosco personalmente alcuni volontari, appartenenti a distaccamenti
chiamati ad intervenire anche piu’ di 500 volte in un anno, e sono certa
della loro preparazione, peraltro comprovata dai rigorosi corsi ed esami
di ammissione al servizio volontario, cosi’ come lo sono di quella dei
permanenti.
Confido che, anche grazie al mio impegno, queste realtà possano
armonizzarsi in un impegno comune per la difesa dei cittadini e delle
ricchezze ambientali e culturali del nostro Paese.
Nel ringraziarvi per il vostro impegno, auguro a voi ed a tutti i vostri
colleghi (indipendentemente dal fatto che abbiano o meno la “V” sulla
spalla del loro “nomex”) un buon voto !
S.Z.
in merito all’articolo sui vigili del fuoco volontari dove lei ascolta solo la campana del volontario cocchi,di cui conosco la vita pompieristica benissimo. essendo un caporeparto provinciale dei vigili del fuoco di bologna le chiedo di informarsi meglio riguardo ai nostri presunti volontari.che vengono retribuiti al momento della loro uscita per intervento e poi tornano a fare un altro lavoro a volte molto ben retribuito. perche’ io come dipendente non posso fare altrettanto? perche’ non difende noi pompieri permanenti con tanto vigore? mi chieda quanto prendo di stipendio dopo 32 anni di servizio fatto sempre con spirito di abnegazione e mai riconosciuto da voi politici che dei nostri problemi vi preoccupate forse durante le elezioni.Io spero che lei venga al nostro Comando Provinciale in via Aposazza E saro ben felice di portarla nella terra dei dimenticati e forse per un attimo potra capire la nostra situazione. Poi uscita con la sua auto dal Comando si dimentichera di noi come tutti i governanti passati! le auguro un buon fine settimana e se cancellera questa e-mail la capiro’ perche’ tanto sono gia avvezzo a i vostri voltaschiena! saluti Edoardo Palermo
Cara signora Zampa,ho letto ora l’articolo sui vigili del fuoco volontari e che se sara’ eletta gli sara’ molto vicino e lavorera’ per loro.
Le chiedo una cosa,se durante il suo trasferimento a Roma facesse un incidente in auto,vorrebbe essere soccorsa subito e da personale specializzato o vorrebbe che in paese suonasse la sirena e in suo soccorso venisse il salumiere,lo studente,il falegname????Sul costo poi cosi’ economico ci sarebbe da dirne….
Comunque mi piacerebbe sapere cosa farebbe per i 27 mila vigili del fuoco permanenti.grazie
GENT.MA DOTT. SANDRA ZAMPA,
HO POTUTO INCONTRARE A REGGIO CALABRIA PERSONALMENTE L’ON. VELTRONI E DISCUTERE, NEL BREVE INCONTRO CHE ABBIAMO AVUTO, DELLA QUESTIONE DEL PRECARIATO NEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, ATTUALMENTE IN ESTREMA CRISI E IN GRAVE CARENZA DI ORGANICO CHE NON PUO’ PERSINO , GARANTIRE QUEL GRADO DI SICUREZZA E TUTELA ALLA CITTADINANZA TUTTA NEL SOCCORSO.
A NOME MIO E DI TUTTI I VIGILI DEL FUOCO DISCONTINUI PRECARI CHE MI PREGIO RAPPRESENTARE,
LA PREGHIAMO DI INTERESSARSI DI TALE PROBLEMATICA DIVENUTA ORAMAI IMPROROGABILE ED INSOSTENIBILE.
SICURI IN UN VS. APPREZABILE INTERESSAMENTO,RIMANIAMO IN ATTESA DI UN VS. CORTESE E GENTILE RISCONTRO.
APPELLO
A TUTTI I POLITICI
LORO SEDI
Oggetto: COMITATO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DISCONTINUI
– Lettera all’attenzione di tutti i politici – Appello
Allegati: Lettera ai politici – Appello.
ESIMI ONOREVOLI E SENATORI,
CON LA PRESENTE VI PREGHIAMO DI RISERVARE UNA MASSIMA ATTENZIONE AL DOCUMENTO
INVIATO CHE SINTETIZZA LA SITUAZIONE IN CUI VERSA IL COMPARTO DISCONTINUO E PRECARIO NEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO,DIVENUTA ORAMAI INSOSTENIBILE ED IMPROROGABILE.
L’APPELLO CHE TRASMETTIAMO RIGUARDA MIGLIAIA DI VD CHE, CERTAMENTE ,PRENDERANNO UNA POSIZIONE NELL’ESPRIMERE IL PROPRIO VOTO ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DEL 2008.
SIAMO STANCHI DELLE SOLITE PROMESSE, E’ ORA DI METTERE FINE E DIRE BASTA AL PRECARIATO NEI VIGILI DEL FUOCO,RISCONTRATA ANCHE L’ENORME CARENZA DI PERSONALE E L’ELEVATO NUMERO
DEGLI STESSI PERMANENTI PROSSIMO AL PENSIONAMENTO.
SI VUOL COGLIERE L’OCCASIONE DI POTER CONCERTARE INCONTRO PRESSO VS. SEGRETERIA , AL FINE DI POTER APPROFONDIRE TALE SITUAZIONE INCRESCIOSA , POTER SENSIBILIZZARE UN VS. APPREZZABILE INTERESSAMENTO, CERCANDO DI POTER TROVARE ADEGUATA RISOLUZIONE, AL GRAVISSIMO PROBLEMA CHE GRAVITA SULLE MIGLIAIA DI GIOVANI CHE PRESTANO DA TANTISSIMI ANNI LA LORO OPERA NEL CNVF, CON UN CONTRATTO DI LAVORO VERAMENTE ATIPICO, NON POTENDO ,TRA L’ALTRO E PERCIO’,
NE’ FORMARSI UNA FAMIGLIA E NEPPURE ,PER TANTI , MANTENERLA.
NEL RIMANERE A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI ED EVENTUALE CHIARIMENTO IN MERITO A QUANTO INVIATO, SICURI IN UN VS. AMMIRABILE INTERESSAMENTO ,INVIAMO I NS. PIU’ CORDIALI E DISTINTI SALUTI.
COMITATO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO DISCONTINUI – PRECARI
IL PRESIDENTE VITO MARRA
Per Contatti: Port. 349/7162314
e mail :marravito@tele2.it –
Il cittadino non chiede solo sicurezza ma anche salvaguardia!!
Onorevole, SOCCORRI I SOCCORRITORI !!
Con la presente vogliamo denunciare il profondo disagio operativo in cui versa attualmente il
principale dispositivo di soccorso tecnico urgente del Paese, il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco:
5000 uomini in meno (a causa dei ripetuti blocchi delle assunzioni) , un organico che se pure sanato
risulterebbe essere comunque sotto la media europea che prevede un vvf ogni 1500 abitanti (la
media italiana e’ di 1 / 2500).
In tale grave situazione si inseriscono i Vigili del fuoco precari, ossia i Vigili del Fuoco
Discontinui, prime vittime del sistema!
Richiamati in servizio in virtù dell’ art 70 della legge 469/61, un tempo solo in occasione di gravi e
motivate esigenze di servizio per emergenze, oggi di routine per far fronte ai vari servizi
operativi. Ciò ha trasformato la figura del Discontinuo VVF nel più precario tra i precari; infatti a
fronte di un assetto normativo che lo paragona per DOVERI ai colleghi permanenti, si vede di fatto
privato di ogni elementare DIRITTO di lavoratore (malattia, ferie, etc…) in quanto considerato alla
stregua di un Volontario.
Tutto ciò si riflette in una pericolosa caduta di professionalità ed efficienza del soccorso tecnico
urgente per il cittadino. Efficienza e tempestività che sono perseguibili solo prospettando una
carriera stabile ai suoi addetti.
Oggi finalmente, dopo anni di attesa, un procedimento per la stabilizzazione del personale VVF
Discontinuo è stato avviato, la relativa graduatoria sarà presto pronta, ma senza una precisa volontà
politica che ne assicuri gli stanziamenti economici questi lavoratori atipici saranno ancora una volta
penalizzati e dimenticati .
Notevole sarà il risparmio per le casse dello Stato in quanto verrà assorbito personale già formato,
addestrato e con anni di esperienza alle spalle! Quindi in linea con i principi costituzionali di
efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione. Senza contare poi la gratitudine dei
cittadini, da sempre molto legati ai Vigili del Fuoco, garanti tutti i giorni della salvaguardia dei beni
e delle persone.
A nome e per conto di tutti i colleghi discontinui e Rappresentati Territoriali organizzati e presenti in tutte le provincie e regioni, chiediamo a Lei e alla Sua formazione politica di farsi carico del nostro appello affinché quest’anomala situazione sia presto sanata.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti e confronti
Distintamente salutiamo e La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato.
Reggio Calabria li’ 10.04.200 Comitato Nazionale Vigili del Fuoco Discontinui
Il Presidente Vito Marra
Il presidente Marra Vito 349. 7162314 marravito@tele2.it
Il portavoce Marino Francesco 347. 5773519 francesco_marino@email.it
Cara Carmela,
comincio a risponderti partendo dall’ultimo fra i punti che mi proponi; il più facile.
La mia candidatura è nata su proposta di una donna impegnata da tempo in politica. La sua indicazione è stata accolta ed ha percorsol’unico itinerario possibile con questa legge elettorale, fino ad arrivare alla mia candidatura.
Questo per quanto riguarda la mia candidatura.
Le tue critiche al PD e, più in generale, al sistema politico ruotano tutte attorno al tema delle candidature. E questo mi sembra un loro limite. Credo tu sappia, infatti, che è sempre la legge elettorale a determinare
il metodo con cui si formano le candidature e che l’attuale legge, il “Porcellum”, non è certo una responsabilità da attribuire al PD.
Questo pasticcio di legge elettorale è stato deciso e approvato dal centrodestra, e L’Unione ha votato contro. Molti esponenti del PD hanno raccolto le firme e sostenuto il Referendum per abrogare questa legge, Referndum che, come sai, non si può tenere quest’anno proprio perchè stiamo correndo alle elezioni. Lla nostra parte ne ha tratto grande danno inseme a tutto il paese. E’ bene non dimenticarlo.
Prima del “Porcellum” era in vigore il sistema uninominale maggioritario, nato sulla spinta del vittorioso Referendum sulla preferenza unica promosso dalle forze di sinistra. Quello era un sistema che legava il candidato o la candidata al proprio territorio, responsabilizzandolo in prima persona.
Certamente sai anche che non e’ stato possibile, visti i tempi e l’assenza di regole al riguardo, scegliere i candidati per questa tornata elettorale col sistema delle Primarie. Primarie che, e’ bene ricordare anche questo, sono state inventate da Prodi e dall’Unione e poi adottate anche per scegliere i vertici del PD ed il nostro candidato premier. Su questo non accettiamo lezioni da nessuno.
Nelle liste del PD che giudichi con tanta severità ci sono oggi molti volti nuovi.
Ci sono tanti giovani e tante donne. Credimi, questo oggi non è poco; e chi di noi si impegnerà davvero a portare a termine quel cambiamento nei rapporti con gli elettori che tu auspichi, avrà modo di dimostrarlo coi fatti.
Io saro’ fra questi, contaci. Ho già cominciato a farlo lavorando come candidata in mezzo alla mia gente; tu mi hai scritto ed io ti ho risposto appena gli impegni di questa campagna me lo hanno consentito.
Ti auguro di votare bene,
S.Z.
““….Non puoi immaginare quanto mi sento stupido quando dico ai miei figli che è importante dedicarsi a qualcosa.” Questo dice Rico, l’uomo flessibile di Richard Sennet ed io aggiungo in tema di elezioni: non potete immaginare quanto mi sento stupida quando dico alle mie figlie che voterò per il partito democratico perchè perchè ancora una volta andrò a votare continuando a subire il ricatto enunciato da Paolo Flores d’Arcais. “L’unica cosa certa con l’attuale sistema elettorale è che ogni voto in meno a Veltroni-Di Pietro-Bonino fa vincere Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico”. Il nascente Partito Democratico mi porta al voto senza entusiasmo e mi propina candidature che arrivano dall’alto scelte con criteri indifendibili e senza alcun rapporto reale con i territori locali e senza praticare un processo democratico quale le “primarie” per la selezione dei candidati. Sono costretta a parlare di candidature perchè le idee sono poche “ma anche” troppe. Nonostante la disperazione avrei un desiderio per chi si è candidato all’interno del Partito Democratico credendo che in corso d’opera il destino del Partito Democratico sia davvero democratico ed innovativo: se vi accorgete che le vostre speranze e le vostre proposte saranno disattese dimettetevi. Il Partito Democratico così come si presenta alle elezioni non va, e non dovrebbe essere gratificante sapere che si continuerà a votare con il principio della “riduzione del danno”. Ed alle donne democratiche dico non solo è “importante esserci” ma anche come esserci e con quali idee e soprattutto vi chiedo: quante di voi si sono proposte come candidate e quante di voi sono state scelte dagli “uomini”? E non raccontatemi favole.
Cara Mara,
leggo e rileggo l’intervista di Calopresti e rifletto, come tu mi chiedi di fare, su alcune sue osservazioni “forti” che evidenziano la difficoltà del sindacato e dei riformisti a rappresentare oggi, e forse addirittura a comprendere, le ragioni della “classe operaia”.
L’altra sera, al dibattito della Ponticella, ho detto che dobbiamo, noi del PD, tornare nelle fabbriche per ascoltare e capire le ragioni della gente che ci lavora. In questo sto più o meno con Calopresti. Delle cui parole colgo soprattutto l’amore e l’attenzione nei confronti dei lavoratori delle fabbriche e dei cantieri, gli operai. Le trasformazioni radicali del mondo del lavoro, la globalizzazione delle economie, la scarsità delle risorse pubbliche propongono una sfida grandissima alla politica.
Chiedono a chi si proclama “democratico” di saper governare il cambiamento a vantaggio degli uomini, per tutelarne la vita, la dignità, la salute, il futuro, i diritti.
A Calopresti vorrei dire che il sacrificio di suo padre, emigrato dalla Calabria alla ricerca di un po’ di benessere, non è stato inutile. Come non lo fu quello di mio nonno, immigrato in Svizzera con la nonna che, sapendo ricamare molto bene, trovò un impiego e assicurò con i suoi redditi un po’ di benessere persino alla seconda generazione (i nipoti) della sua famiglia.
Oggi siamo chiamati a individuare soluzioni più efficaci che ripaghino meglio i sacrifici e la fatica del lavoro. che tutelino i lavoratori senza lasciarli soli. Non arriveranno benefici ai lavoratori dalle soluzioni “individuali”. Ma neppure la politica potrà sopravvivere se non tornerà a stare tra la gente. Doverosa, infine, una parola sul lavoro del governo uscente.
Solo per ricordare che mai sono state assunte prima del governo Prodi misure tanto pesanti per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ un errore continuare a sottovalutare e a svendere ciò che si è fatto. non è così che si sta dalla parte di chi lavora.
S.Z.
Cara Sandra,
qualche sera fa, intervenendo ad un dibattito sulle elezioni alla Ponticella di San Lazzaro di Savena, hai detto che bisogna tornare nelle fabbriche per ascoltare e capire i bisogni della gente.
Oggi su Repubblica ho letto un’intervista al regista Mimmo Calopresti, che sta ultimando le riprese del film sul rogo della Thyssen a Torino. Ci sono due passaggi, uno sul ruolo dei sindacati ed uno sull’antipolitica dei lavoratori, che mi hanno molto colpito e che cito qui di seguito:
“Il sindacato non è più la forza né la capacità di difenderli tutti i giorni senza dar loro l’impressione che gli stia togliendo qualcosa: fosse anche solo la possibilità di lavorare di più per guadagnare di più, che è quello che vogliono. I sindacalisti fanno politica, fanno le loro riunioni, ma l’esistenza delle persone va da un’altra parte. Bisogna proprio ricominciare da zero: ricostruire la capacità e la possibilità per ogni persona di dire la sua. Di entrare in fabbrica e dire “io questo non lo faccio”. Di ribellarsi individualmente. Non è solo in fabbrica che non succede: è nella vita”.
“Fra i lavoratori c’è molta antipolitica, mi duole dirlo: una distanza forte. Anche una quota di odio per la politica percepita come insieme di interessi altrui. Pochissima fiducia se non la speranza di ricavare da qualcuno qualcosa. E in effetti io stesso sono deluso: mi sarei aspettato, da un governo, un’azione forte, immediata. Ci sono persone che muoiono ogni giorno, il presidente della Repubblica ne parla di continuo. Avrei sperato di vedere qualcuno di loro davanti ai cancelli. Una risposta chiara, misure forti. Lo so, lo capisco. Gli operai da 1500 euro al mese non sono più la maggioranza del Paese. Ma non importa: ci sono anche loro. L’Italia è anche questa. Se ti volti da un’altra parte allora davvero: diventa invisibile”.
L’intervista completa è anche on line http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/spettacoli_e_cultura/serata-thyssen/thyssen-il-film/thyssen-il-film.html.
Cosa ne pensi?
Grazie e buon lavoro,
Mara
Gentilissima,
le scrivo per esprimerle tutta la mia felicità nel sapere della sua candidatura. Ho lavorato con Roberta e conosco il suo prezioso lavoro che fino ad oggi ha fatto. Immagino non sia facile entrare in politica e “buttarsi” in questa avventura, soprattutto se fatto con il suo senso di responsabilità. Sono sicura non le manchi. L’impegno delle donne in politica, e nella vita in generale, è preziosissimo. L’impegno di Donne così!
Sono una giovane ragazza laureata alla ricerca di un futuro giusto e segnato dall’uguaglianza. Nutro molta speranza nel PD perchè per la prima volta in campagna elettorale si parla anche di ETICA, TRASPARENZA e DIALOGO.
Un super in bocca al lupo.
Laura
Carissima,
mi spiace non aver partecipato al circolo pratello all’iniziativa ma il periodo è davvero intenso!
Sono vice segretario del PD quartiere Saragozza, consigliere di quartiere.
Anche io ho un blog ove cerco di affrontare temi a me cari e sui quali sono particolarmente sensibile. http://franzcos.spaces.live.com
Inserirò con molto piacere il link del Suo/tuo sito.
In bocca al lupo, spero di conoscerti/La presto, mi farebbe molto molto piacere!
Un grosso in bocca al lupo.
Francesco
Gent. Sig Sandra,
La ringrazio per la Sua esauriente risposta che mi fa ben capire come Lei sia molto attenta ai problemi dell’Handicap, forse piccoli e non ben capiti per tanti ma cittadini ma enormi (e mi auguro migliorabili se non risolvibili) per un genitore con figlio disabile.
Conosco il progetto “DOPO DI NOI” e sto pensando al modo migliore per sostenerlo e nel contempo affrire a mio figlio un “dopo” che sia al contempo sereno per lui e riesca a garantirgli quel livello di dignità e- mi auguro- anche di amore di cui questi ragazzi hanno assoluto bisogno.
Ancora un saluto e grazie per quanto sarà in grado di fare
Roberto Franchi
Caro Signor Roberto,
la sua domanda mi ha fatto riflettere a lungo.
La invito a vedere, nella rubrica “La mia campagna”, l’articolo pubblicato oggi 21 marzo: “Handicap, il Partito Democratico ed io ci impegnamo a…“
Le auguro una serena Pasqua,
S. Z.
Nulla a favore delle persone con Handicap?
ragazzi con genitori che diventano poi vecchie e magari non potranno più assiterli?
quali porvvedimenti a favore di questa realtà poco conosciuta ma che mette a dura prova le famiglie, spesso non in grado di garantire una adeguata assitenza anche per i costi che questa comporta e che solo pochi possono sostenere
Gentile Dott.ssa Zampa ,
La ringrazio per la sollecitudine (cosa difficilissima tra i politici ) e per i contenuti in risposta al mio provocatorio email.
Cio’ mi convince che questa volta si sta’ costruendo qualcosa di positivo e Lei ne e’ un esempio .
Ancora grazie ed in bocca al lupo.
Luca Vandi
Caro signor Luca,
Poiche’ lei, come tutti gli elettori, ha il diritto di sapere per chi vota, ritengo giusto che abbia informazioni esatte. Se vuole sapere qualcosa di me le propongo di cominciare proprio da qui, dal mio sito. Se poi avra’ altre domande, ne potremo discutere volentieri.
Come lei sa, la sciagurata legge elettorale promossa e approvata dal centrodestra nella scorsa legislatura ha, purtroppo, azzerato la possibilita’ di avere da parte dell’elettorato un rapporto diretto e trasparente con i candidati al Parlamento.
Con questo mio sito, e con i numerosi incontri coi cittadini che sto avendo in questi giorni, cerco di colmare, almeno in parte, questa lacuna.
Ma fin da ora le prometto che sara’ mio impegno, se eletta, concorrere a cancellare quella vergognosa legge.
Grazie per l’attenzione,
SZ
Mi e’ stato dato un volantino col suo nome, vorrei sapere perche’ e per quali meriti la dovrei votare .